Angélique Croteau era sdraiata nel suo letto nella sua casa di Repentigny e si preparava a dormire, nella notte tra sabato e domenica, quando è stata colpita da almeno un proiettile sparato da un fucile calibro 12, due piani più in basso, che l’avrebbe colpita. hanno attraversato i pianerottoli.
La donna, 23 anni, si trova attualmente all’ospedale Sacré-Cœur-de-Montreal, gravemente ferita, ma non si teme per la sua vita. Ha riportato lesioni al bacino e agli organi interni.
Il suo vicino di casa Marcel Potvin, 65 anni, deve affrontare sei accuse per aver presumibilmente sparato con un’arma da fuoco contro il soffitto mentre era ubriaco.
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Marcel Potvin deve affrontare sei accuse.
Foto: Facebook
È accusato:
- di aver scaricato un’arma da fuoco senza preoccuparsi della presenza o assenza di una persona;
- negligenza criminale che cagiona lesioni personali;
- uso e custodia negligente di armi da fuoco;
- detenzione di armi per scopi pericolosi;
- guida alterata;
- e aver avuto un tasso di alcol nel sangue pari o superiore a 0,08.
“È inconcepibile, irreale”
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Il padre della vittima, Stéphane Croteau
Foto: Radio-Canada / Pascal Robidas
Il padre della vittima, Stéphane Croteau, ha raccontato, tra i singhiozzi, i minuti successivi alla sparatoria.
Non si rendeva conto di cosa stava succedendo. […] Si rese conto che c’era molto sangue, poi che il suo materasso aveva un buco. Cadde a terra, strisciò fino alla porta e riuscì, con difficoltà, ad aprire la porta. […] Nessuno lo ha sentito, tranne a un certo punto il custode, che è uscito.
Sua figlia avrà bisogno di lunghe settimane di riabilitazione, ha spiegato. Supererà tutto questo, in ogni caso, e poi sarà ancora più forte. Faremo di tutto affinché le cose vadano bene.
Con informazioni di Pascal Robidas