Fusione con Chiva: questo ospedale dell’Ariège difende la sua maternità

Fusione con Chiva: questo ospedale dell’Ariège difende la sua maternità
Fusione con Chiva: questo ospedale dell’Ariège difende la sua maternità
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Chac reagisce al rapporto della Camera regionale dei conti, che propone una fusione con Chiva, un altro ospedale dell’Ariège. L’istituzione difende la necessità di mantenere i propri servizi, in particolare la maternità.

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Chac difende il suo reparto maternità che effettua 300 parti all’anno. Foto illustrativa. © sukanya sitthikongsak / Shutterstock.com

Il centro ospedaliero dell’Ariège Couserans (Chac) ha reagito, lunedì 21 ottobre 2024, alla pubblicazione di un rapporto della Camera dei conti regionale dell’Occitania (CRC), che evidenzia difficoltà finanziarie e un’offerta di cure considerata sovradimensionata. Il rapporto, pubblicato l’11 ottobre, evoca la necessità di ripensare il funzionamento dell’establishment al punto da proporre una fusione con il centro ospedaliero intercomunale delle valli dell’Ariège (Chiva).

Il caso del reparto maternità di questo ospedale dell’Ariège

In un comunicato stampa, la direzione del Chac lo riconosce il CRC “è pienamente nel suo ruolo” evidenziando aree di miglioramento. Tuttavia, l’ospedale critica alcune raccomandazioni, in particolare quelle relative alla trasformazione del reparto maternità o ad una possibile fusione. Secondo Chac, la CRC “ignora la legge” facendo queste proposteche non terrebbe conto delle specificità territoriali, come l’isolamento geografico di Couserans, né dei bisogni sanitari della sua popolazione.

Il reparto maternità del Chac, che effettua 300 parti all’anno, “soddisfa in ampia misura tutte le condizioni richieste” dalla normativa, in particolare per quanto riguarda l’isolamento geografico. “Se il reparto maternità di Chac non esistesse, le partorienti di Couserans ritroverebbero se stesse a più di un’ora di macchina dal reparto maternità più vicinoa più di due ore di distanza per coloro che vivono nelle città e nei villaggi più remoti delle 18 valli del Couserans», spiega la struttura.

Le Chac ma va avanti con la sua nuova dinamica

Chac sottolinea anche che la CRC non tiene conto “delle dinamiche avviate” all’interno dell’istituzione, in particolare grazie all’aiuto dell’Agenzia sanitaria regionale dell’Occitania (ARS) e degli eletti locali. Afferma di averlo ha già attuato diverse misure per migliorarne il funzionamentocompreso il rafforzamento dei rapporti con la medicina di comunità e gli investimenti in geriatria e psichiatria.

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