M6 – DOMENICA 20 OTTOBRE ORE 21:10 – INDAGINE
La rivista inizia in modalità thriller. Un’auto della BRI (la brigata anti-gang) attraversa Parigi a tutta velocità, con il bagagliaio pieno di sacchi di banconote sequestrate dai colleghi dell’antifrode, per un importo di circa 2 milioni di euro. Destinazione: il Ministero del Tesoro.
Con “Forbidden Zone”, M6 non lesina sulla messa in scena per competere con “Complément d’investigation” e “Envoyé Spécial”, i due programmi investigativi di punta di France 2, che colpiscono dove fa male nella gestione della cosa pubblica.
Ecco quindi, questa domenica, un resoconto destinato a questo “mettere in discussione”afferma Aurore Belser, caporedattrice del programma presentato da Ophélie Meunier: Frode fiscale: questi miliardi che sfuggono allo Stato… e ai francesi. L’indagine, condotta dall’agenzia Tony Comiti Productions, sta sulle tracce di questi truffatori che farebbero evaporare ogni anno tra gli 80 e i 100 miliardi di euro di denaro pubblico!
Il piano di Darty
In un momento in cui il primo ministro Michel Barnier è alla ricerca di tutte le risorse per risanare le finanze del paese, non c’è dubbio che questo argomento esplosivo sarà in cima alla sua lista a Matignon, come a Bercy. “A differenza di molti paesi, la Francia non ha una valutazione rigorosa della frode fiscale”ha osservato la Corte dei conti nel novembre 2023, in una relazione di iniziativa dei cittadini.
Negli ultimi anni lo Stato ha sicuramente intensificato la sua lotta, ottenendo 15 miliardi di recuperi nel 2023. Ma “Si tratta ancora solo di una goccia nel mare rispetto alla portata del fenomeno”afferma il rapporto, che si è infiltrato in queste professioni per le quali “nascondere il proprio reddito per evitare le tasse è una pratica vecchia e disinibita…”
Momento clou dei 90 minuti: Darty. Il famoso “contratto di fiducia” lo avrebbe fatto “guidare l’ala”scherza la voce fuori campo. Un giornalista, con una telecamera nascosta, si finge uno specialista dell’import-export che intende acquistare in blocco e pagare in contanti televisori, elettrodomestici, smartphone, ecc. per importi ben superiori ai 1.000 euro imposti dalla legge dal 2015 a prevenire il riciclaggio di denaro. “Con grande piacere, lo facciamo continuamente”risponde il direttore di un negozio Darty nell’Ile-de-France, nel 2021. Il trucco per rendere “non tracciabile” il pagamento in contanti? La moltiplicazione delle fatture da 1.000 euro per le carte regalo Darty…
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I media sono stati messi sulle tracce di questo “segreto di Pulcinella” da un dipendente dell’azienda, Haziz Faddel, ufficialmente riconosciuto come informatore dalle autorità pubbliche, anche se questo status potrebbe essere messo in discussione dal tribunale del lavoro. Racconta come, stupito da questi “valigie piene di biglietti” che arrivavano soprattutto dai paesi africani, in “scene degne dei migliori thriller”ha allertato la direzione nel 2017. Invano. Dopo aver procrastinato, il marchio (rilevato dalla Fnac nel 2016) ha finito per riconoscere «delle anomalie (…) denunciato immediatamente al Pubblico Ministero”. Poi sporgendo denuncia, credendo di esserne vittime “alcuni dipendenti disonesti in combutta con alcune reti di delinquenti esterni in un numero molto limitato di negozi”.
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Dopo una deviazione attraverso altri casi di “truffatori seriali” − come il fondatore di Geo France Finance, che, tra le altre cose, “dimenticò” di pagare l’IVA… ma non di acquistare una collezione di Porsche e uno yacht − , il documentario riprende noi ad Andorra. Anche se il principato dei Pirenei sta cercando di liberarsi della sua reputazione di paradiso fiscale – ha ottenuto l’uscita dalla lista grigia dell’OCSE nel 2010 e ha rinunciato al segreto bancario nel 2016 – resta “l’Eldorado dei ricchi francesi”. Lo testimoniano queste società di consulenza di “ottimizzazione fiscale” e di “gestione patrimoniale”, che sono ben radicate lì, e che vediamo qui spiegare con calma come “delocalizzare” i vostri soldi senza necessariamente domiciliare la vostra attività ad Andorra − “Burro e soldi di burro, un’ossessione molto franco-francese”sorride uno di questi consiglieri. Aziende fantasma, lavori fittizi, fatture false, portatori di denaro anonimi… l’intera gamma è messa in campo da queste farmacie.
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“Zona Proibita” racconta il dietro le quinte dell’Ufficio Centrale per la Lotta alla Corruzione e ai Reati Finanziari e Fiscali, i cui giornalisti hanno potuto seguire la vicenda “Un lavoro doloroso per smascherare i truffatori”. Per ora le cicale continuano a cantare.
Frode fiscale: questi miliardi che sfuggono allo Stato… e ai francesi, documentario di Nicolas Vescovacci e Kevin Denzler, di Tony Comiti Productions (Fr., 2024, 120 min).