Ritiro della frequenza di C8: Thunderclap, “Le Parisien” annuncia la partenza di Cyril Hanouna dal gruppo Canal + e la fine di “Touche pas à mon poste”

Ritiro della frequenza di C8: Thunderclap, “Le Parisien” annuncia la partenza di Cyril Hanouna dal gruppo Canal + e la fine di “Touche pas à mon poste”
Ritiro della frequenza di C8: Thunderclap, “Le Parisien” annuncia la partenza di Cyril Hanouna dal gruppo Canal + e la fine di “Touche pas à mon poste”
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Un vero terremoto nel PAF. Il quotidiano “Le Parisien” che appare questa domenica 20 ottobre 2024 rivela che quattro mesi prima dell’annunciata chiusura del canale C8, Cyril Hanouna e Canal + si preparano a porre fine a dodici anni di collaborazione.

“Fino al 28 febbraio 2025 ma non oltre”

In un lungo articolo di Benoît Daragon si legge: “Secondo le nostre informazioni, l’ospite si sta preparando ad avviare le discussioni con i leader che accolgono “Non toccare il mio post” (“TPMP”) per dodici anni sul loro canale C8. «Il gruppo Canal+ trasmetterà il programma quotidiano fino al 28 febbraio 2025 ma non oltre», rivela una persona vicina alla questione. La data non è stata scelta a caso. È questo quello in cui C8 deve interrompere le trasmissioni poiché, lo scorso luglio, Arcom ha deciso di non rinnovare la sua frequenza e quella di NRJ12 dopo il 1 marzo”.

Il nostro collega aggiunge a proposito del talk show trasmesso per la prima volta il 1° aprile 2010 su 4 prima di vedere il suo pubblico aumentare vertiginosamente: “’Il TPMP potrebbe addirittura interrompersi già il 20 dicembre. “Gennaio e febbraio” sono i mesi più tranquilli in termini di introiti pubblicitari, quindi non vedo il motivo di ripartire da inizio gennaio con una perdita netta”, aggiunge il nostro interlocutore per il quale C8 trarrà beneficio dai suoi ultimi due mesi di esistenza per ridurre lo stock di tutti i programmi attualmente in produzione o in attesa di essere trasmessi”.

In questo stesso articolo, Benoît Daragon scrive riguardo alle intenzioni dell’industriale e finanziere bretone: “Ufficialmente, Vincenzo Bollorè non ha deciso nulla per dopo il 28 febbraio. Ma una cosa è certa: se il Consiglio di Stato convalidasse la chiusura del C8, le opzioni di Cyril Hanouna sarebbero quasi pari a zero. I suoi progetti di passare a Canal + o di arrivare in serata su CNews sono stati respinti. “Non vedo come CStar, che deve dedicare il 50% del suo tempo di trasmissione ai programmi musicali, possa ammortizzare un programma come TPMP”, aggiunge una persona vicina alla questione. Per lui: ‘È morto, il divorzio è inevitabile’.”

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Riguardo al futuro di colui che è stato anche al timone del C8 di “Face à Baba”, “Balance ton post!”, “La Grosse Rigolade”, e perfino “Nouvelle Star”, il quotidiano “Le Parisien” precisa: “D’ora in poi il divorzio è nelle mani di Vincent Bolloré, che dovrà decidere entro dicembre. “Se chiederà a Cyril Hanouna di andare al CStar, non potrà dire di no”, confida, senza crederci davvero, un osservatore delle future trattative, che hanno anche un aspetto finanziario importante. Il gruppo e il produttore ospitante sono uniti fino a giugno 2026 da un contratto da 30 milioni di euro a stagione. In caso di risoluzione anticipata sarà corrisposta una compensazione finanziaria”.

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