E la luce era nelle sinfonie di Franck e Chausson di Jean-Luc Tingaud

-

Maggiori dettagli

César Franck (1822-1890): sinfonia in re minore; Ernest Chausson (1855-1899): sinfonia in si bemolle maggiore, op. 20. Rundfunk-Sinfonieorchester Berlino, direttore: Jean-Luc Tingaud. 1 CD Nasso. Registrato alla Saal1, Haus des Rundfunks, Berlino, nel novembre 2023. Istruzioni per la presentazione in inglese-francese. Durata: 71:58

Nasso

Instagram

Avevamo già avuto modo di mettere in luce il repertorio venato di anticonformismo dello chef francese Jean-Luc Tingaud. Poco presente nel disco ma con un tocco di originalità per quanto riguarda i programmi, le sue qualità interpretative vengono trasmesse da una produzione all’altra. Frequentando spesso l’opera, troviamo nel suo approccio alle partiture sinfoniche una messa in scena di grande chiarezza e grande onestà.

Nel programma che ci viene offerto per quest’ultima uscita, Jean-Luc Tingaud abbraccia questa volta il “grande repertorio” più conosciuto di quello che frequentava in precedenza: le sinfonie uniche di Franck e Chausson. Interessante è anche sentirli suonare da un’orchestra tedesca, implicita ma presunta affiliazione stilistica di queste opere con lo spirito e la scrittura intrisi di influssi d’oltre Reno, ma dirette da un direttore d’orchestra francese. Tuttavia, nonostante le loro innegabili qualità di scrittura e la fama del loro nome, Franck e ancor meno Chausson non compaiono così spesso nei programmi di concerti e registrazioni.

Di fronte alla grande orchestra schierata da entrambi emergono due opzioni interpretative: una globalizzazione di masse ed effetti destinata a far sentire e comprendere le linee principali a livello dell’impressione sonora; oppure un alleggerimento delle scrivanie mantenendo il colore richiesto. Entrambi gli approcci sono rispettabili e il primo è “più facile”. Jean-Luc Tingaud opta per la seconda, più rischiosa ma molto più soddisfacente per l’ascoltatore. Evidenziare una linea di clarinetto basso, corno inglese, arpa o timpani nel mezzo di un abbondante tutti orchestrale (a priori senza sotterfugi di editing sonoro in post-produzione) non è cosa da tutti. Questo ci riesce spesso il nostro direttore d’orchestra, nella continua ricerca dell’equilibrio sonoro tra famiglie di strumenti e anche all’interno degli stessi leggii, senza alcuna pesantezza. La scelta dei tempi soddisfa tanto quanto la qualità delle intenzioni e il mantenimento del filo conduttore.

Un accenno alle considerazioni del direttore pubblicate nel libretto, anch’esso straordinariamente dettagliato per seguire passo dopo passo la musica. Jean-Luc Tingaud ci informa del suo lavoro preparatorio: consultando l’autografo dell’autore e la copia realizzata da Chausson per l’incisore, si è accorto che errori significativi causavano errori interpretativi di tempo, note e sfumature, che si è preso la libertà di correggere. Se i secondi e gli ultimi non ci sono arrivati ​​o ci sono arrivati ​​solo a malapena malgrado il monitoraggio del direttore d’orchestra, abbiamo potuto constatare il problema per la prima in una transizione citata come esempio, durante il primo movimento, a 8’15, dove alcune battute dovrebbero essere suonate due volte più velocemente. Sono infatti suonate dal nostro direttore d’orchestra più velocemente, ma se le confrontiamo con la versione di Paul Paray a Detroit nel 1956, ci accorgiamo che le suona ancora più velocemente! – Munch, un altro riferimento, essendo tra i due. E c’è da scommettere che Paray non si fosse preso la briga di guardare il manoscritto in quel momento per rendersene conto. Da cui risulta che questo brillante, antico “istinto” interpretativo, più o meno sentito dall’ascoltatore attento, sorpreso in questo momento della partitura – e giustificato a posteriori – assume un’altra dimensione rispetto all’esigenza di un ritorno alle fonti. – di per sé del tutto credibile, meritorio e utile per i professionisti – permettendoci di riscoprire un’autenticità libresca che non avrebbe dovuto andare perduta o ignorata. Ma qui ci tranquillizziamo per la sinfonia di Franck che non pone alcun problema di questo genere. Fiat lusso!

(Visitato 1 volte, 1 visite oggi)

Maggiori dettagli

Instagram

César Franck (1822-1890): sinfonia in re minore; Ernest Chausson (1855-1899): sinfonia in si bemolle maggiore, op. 20. Rundfunk-Sinfonieorchester Berlino, direttore: Jean-Luc Tingaud. 1 CD Nasso. Registrato alla Saal1, Haus des Rundfunks, Berlino, nel novembre 2023. Istruzioni per la presentazione in inglese-francese. Durata: 71:58

Nasso

Parole chiave di questo articolo

-

PREV e l’avvocato Roy Cohn ha creato Donald Trump
NEXT I Morissette festeggiano il compleanno del più giovane della famiglia con nostalgia, amore e umorismo!