Lo scrittore ha accusato i suoi genitori di una moltitudine di abusi, tra cui percosse e punizioni umilianti, i quali contestano queste accuse e hanno sporto denuncia per diffamazione.
Lo scrittore Yann Moix, attaccato dai suoi genitori per diffamazione dopo averli accusati di violenza in gioventù, è stato assolto lunedì 29 aprile dal tribunale penale di Parigi.
I genitori, José e Marie-José Moix, avevano presentato una denuncia dopo un programma di Canal+, En a parte, nell’ottobre 2022, in cui il figlio li aveva accusati di violenze e abusi e di essere “razzisti” e “omofobi”.
La decisione è stata resa pubblica dalla 17a camera penale del tribunale di Parigi e le sue motivazioni non sono state immediatamente comunicate.
“molestato, picchiato, martirizzato”
Durante l’udienza del 7 marzo, in un clima di grande tensione, i resoconti delle due parti sono stati in completa contraddizione.
Di fronte ai suoi genitori che lo hanno ascoltato senza batter ciglio, Yann Moix ha detto di essere stato “molestato, picchiato, martirizzato”. Ha raccontato, tra l’altro, di essere stato regolarmente picchiato “con una prolunga”, e ha ammesso di desiderare “la morte” dei suoi genitori.
Questi ultimi, quando il figlio si era allontanato dalla stanza per non sentirli, avevano risposto denunciando “bugie”, “una vergogna”, “un romanzo”.
Anche Yann Moix è stato preso di mira, dopo un altro programma televisivo nel 2019, da una denuncia per diffamazione da parte del suo fratellino Alexandre. Il caso si è concluso nel 2023 con una sentenza della Corte di Cassazione che ha annullato l’intero procedimento.
