A Lannion, gli artisti circensi di Savina durante un fine settimana di integrazione al Quadrato Magico

A Lannion, gli artisti circensi di Savina durante un fine settimana di integrazione al Quadrato Magico
A Lannion, gli artisti circensi di Savina durante un fine settimana di integrazione al Quadrato Magico
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Questo fine settimana del 5 e 6 ottobre al Carré Magique, i 38 studenti delle scuole superiori di specialità circense del liceo Joseph-Savina di Tréguier hanno potuto godersi un fine settimana di integrazione posto sotto il segno della solidarietà ma anche del teatro e del circo pratica. Per questo si sono avvalsi dei saggi consigli degli artisti tolosani Laure Sérié e Stéphane Dutournier, della compagnia acrobatica “La main s’affaires”, in residenza al Carré Magique per un’altra settimana.

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Sabato e domenica, gli artisti circensi di Savina si ritrovano al Carré Magique per il loro fine settimana di integrazione. (INES HAMONNOU)

“Vogliamo permettere loro di scoprire questa Mecca del circo in Bretagna, arricchendo al tempo stesso la loro pratica circense”, afferma Fanny Delery, insegnante di circo a Savina. “Cerchiamo di creare un momento di pratica circense, ma anche di solidarietà e di incontro tra tutti gli artisti circensi, dal secondo all’ultimo anno. E, guarda caso, un semplice fine settimana crea comunque un grande spirito di gruppo! », Entusiasta Hervé Gaillard, insegnante di circo.

Esprimi te stesso attraverso le parole e il corpo

Questo momento è anche una fase importante per i due artisti Laure Sérié e Stéphane Dutournier, specializzati in acrobazie testuali. “Grazie a questo condividiamo il nostro modo di fare le cose, anche se ce ne sono migliaia di altri”, sottolinea Laure Sérié. “Quindi, dalle 9:00 alle 17:30, offriamo loro laboratori pratici. Ad esempio, è stato chiesto loro di imparare un testo della serie “Bloqués” di Orelsan e Gringe, per poi recitarlo a gesti domani, sul palco principale di Le Carré. » “Mostriamo loro che possiamo esprimerci attraverso il corpo con la stessa facilità con cui attraverso le parole, li incoraggiamo a formulare frasi scritte e corporee”, aggiunge la professoressa Fanny Delery.

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