Una commedia basata sullo scontro di culture, “The Lucky One” presenta un autista Uber che dovrebbe interpretare la sposa perfetta in una famiglia borghese. In questo ruolo creato appositamente per lei, l’attrice e comica Camille Lellouche tiene il passo con le gag e brilla con la sua autoironia.
L’ultimo film di Frank Bellocq, “The Lucky One” racconta la storia di Fiona (Camille Lellouche), un’autista Uber reclutata dal figlio di papà per fingere di essere la sua futura moglie. Spera di riuscire a estorcere denaro ai suoi ricchi genitori (Michèle Laroque e Gérard Darmon), durante un fine settimana tutto pagato in uno splendido hotel in Marocco. Solo che l’incontro non andrà come previsto.
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Un ruolo su misura
Commedia basata sullo scontro di culture, “The Lucky One” si basa quasi interamente sul personaggio di Fiona che non possiede affatto i codici della famiglia borghese in cui si trova. Impulsiva, spontanea e senza filtro, la giovane porterà anche loro una vera ventata di freschezza.
Camille Lellouche lo ammette subito: il personaggio di Fiona è stato interamente composto secondo i suoi desideri. “Lo sceneggiatore e produttore del film mi hanno chiamato per dirmi che volevano scrivere un ruolo su misura per me. Dato che mi piace lo scontro tra culture, abbiamo preso ispirazione dalla mia vita”, confida l’attrice allo show Vertigo del 25 settembre.
«Anch’io vengo dalla periferia e ho lavorato molto nella ristorazione. Ho servito persone provenienti da contesti sociali molto diversi, compresi quelli della classe media, e ho servito tutti allo stesso modo”, afferma l’attrice e umorista francese.
E aggiungeva: “Non è perché vieni dalla periferia che sei feccia, bugiardo, imbroglione o ladro. Così come non è perché vieni da un ambiente borghese che sei ovviamente molto educato e hai grandi valori.
Consacrazione con “Ma ti amo”
Artista ormai riconosciuta, Camille Lellouche si è fatta un nome anche nel campo della musica. Ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di 4 anni e questa passione non l’ha mai abbandonata, anche nei momenti difficili.
Nel 2015, Camille Lellouche ha partecipato al telecrochet The Voice ed è stata notata dalla cantante Jenifer. La vera consacrazione arriva cinque anni dopo con l’uscita di “Mais je t’aime”, brano eseguito in duetto con i Grand Corps Malade. Composto da Camille Lellouche, testo e melodia rimasero in un cassetto per qualche anno fino al giorno in cui il slammer le confidò il suo desiderio di realizzare una canzone con lei, per il suo album “Mesdames”.
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“Gli ho detto che ho una canzone. Mi sono seduto al pianoforte e gli ho cantato le strofe e il ritornello. Fabien (Grand Corps Malade) poi mi ha detto ‘non toccare niente, io ti rispondo e basta’”, racconta Camille Lellouche. La clip, semplice e raffinata, ha riscosso un successo fenomenale. Un anno dopo, “Mais je t’aime” vinse il titolo di migliore canzone originale alle Victoires de la Musique.
Scrivendo canzoni, recitando in film o in spettacoli, Camille Lellouche riconosce di avere questo bisogno viscerale di esistere intensamente e di lasciare una traccia. La recente uscita del suo primo libro “Tout te dire” (Stock, marzo 2024), una sorta di confessione autobiografica fatta alla figlia, aggiunge un ulteriore tassello all’edificio della talentuosa artista.
Commenti raccolti da Anne Laure Gannac
Adattamento web: Sarah Clément
“La fortunata” di Frank Bellocq, con Camille Lellouche, Michèle Laroque, Lionel Erdogan, Gérard Darmon. Nei cinema francofoni dal 25 settembre 2024.