“La Maison”, “Becoming Karl Lagerfeld”… Abbiamo classificato le serie sulla moda

“La Maison”, “Becoming Karl Lagerfeld”… Abbiamo classificato le serie sulla moda
“La Maison”, “Becoming Karl Lagerfeld”… Abbiamo classificato le serie sulla moda
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L’alta moda sta ossessionando il piccolo schermo. Non meno di cinque opere sono state dedicate alla sua storia negli ultimi mesi. Il nuovo look e il suo casting da sogno descriveva l’ascesa di Christian Dior e la sua rivalità con Coco Chanel; Cristobal Balenciaga ha offerto una serie biografica sull’omonimo stilista; Diventare Karl Lagerfeld si è addentrato nell’entusiasmante inizio della carriera del “Kaiser della moda” e nella sua magnifica storia d’amore con Jacques de Bascher; e nella serie di documentari Il lusso, la fabbrica dei sogni ha ripercorso l’ascesa dei due giganti del lusso LVMH e Gucci.

Da venerdì, La casa, su AppleTV+, si aggiunge a questa lunga lista. Attraverso la discesa agli inferi dello stilista Vincent Ledu, la serie porta lo spettatore in un mondo tanto spietato quanto immorale. Per orientarsi in questa pletora di offerte, 20 minuti classificate le serie di moda più recenti.

1. “Diventare Karl Lagerfeld”, su Disney+

Se dovessimo vederne solo uno, sceglieremmo senza esitazione. Diventare Karl Lagerfeld. Poetica, pop, romantica… La serie torna a una delle più grandi figure della moda, Karl Lagerfeld, e riesce a creare un’opera romanzesca potente su uno stilista che tende a essere percepito – erroneamente – come snob, austero, rigido e persino noioso. Niente suggeriva un personaggio così toccante dietro il suo volto impassibile, con la sua famosa coda di cavallo. Diretto da Jérôme Salle (Kompromat) e Audrey Estrougo (Supremi), i sei episodi della serie esaminano la vita privata del couturier negli anni ’70, i suoi successi e le sue frustrazioni, le sue rivalità e i suoi amori. La serie si imbarca nella sua appassionata storia d’amore, complicata e assoluta, con il dandy Jacques de Bascher.

2. “Il lusso, la fabbrica dei sogni”, su France Télévisions

Questa serie di documentari è stata giustamente soprannominata il “Trono di Spade della moda”. Il lusso, la fabbrica dei sognidisponibile sulla piattaforma France.tv, ripercorre lo scontro tra due giganti, LVMH e Gucci, la loro sete di potere e le loro lotte insaziabili per dominare l’industria del lusso. Allo stesso tempo, scopriamo anche l’ascesa di quattro enfants terribles della moda degli anni ’90 e 2000, con destini tanto sgargianti quanto tragici: Tom Ford, John Galliano, Marc Jacobs e Alexander McQueen. Mescolando filmati d’archivio, vecchie interviste e testimonianze di grandi personaggi del settore (tra cui Carine Roitfeld), i quattro episodi svelano un mondo glamour e spietato. Una serie mozzafiato che risulta particolarmente efficace grazie alla sua messa in scena piena di colpi di scena e teatralità.

3. “La casa”, su AppleTV+

Una finzione che ricorda molto la realtà. Vincent Ledu (Lambert Wilson), una figura dell’alta moda, vede la sua carriera concludersi da un giorno all’altro dopo commenti razzisti. Un presunto cenno a John Galliano, brutalmente licenziato da Dior nel 2011 dopo insulti antisemiti e razzisti. Attraverso questo personaggio piuttosto detestabile, La casa descrive un mondo pieno di rivalità e sporchi trucchi. Come puoi preservare la tua etica in questa atmosfera velenosa? Paloma Castel (Zita Hanrot), una designer di nuova generazione, ottiene le chiavi di Ledu per rilanciare il marchio. Risucchiata dalla tempesta mediatica, lotta per preservare la sua integrità. Un cast impressionante, una trama immersa in un’atmosfera post-MeToo, gustosi ammiccamenti alla realtà… La serie continua il suo buon lavoro nonostante una leggera tendenza alla caricatura.

4. Cristóbal Balenciaga, su Disney+

Anche Cristóbal Balenciaga, una delle più grandi figure della storia dell’alta moda, ha avuto la sua serie su Disney+. Pubblicata online lo scorso gennaio, racconta la storia dell’arrivo a Parigi, alla fine degli anni ’30, di questo rinomato stilista spagnolo (interpretato dall’attore Alberto San Juan) e del modo in cui riesce a imporre il suo stile unico nella capitale della moda. “È l’unico tra noi che è un vero couturier, tutti gli altri sono stilisti”, elogia Coco Chanel, interpretata da Anouk Grinberg, nel primo episodio. Mentre la serie dà un posto d’onore allo sviluppo del tocco Balenciaga e al perfezionismo del suo creatore, fatica a coinvolgere lo spettatore. Le ragioni sono una produzione molto classica, alcune lunghezze e un’atmosfera un po’ austera. Lontano anni luce dal tumultuoso Diventare Karl Lagerfeld sulla stessa piattaforma.

5. “Il nuovo look”, su AppleTV+

Ancora una volta, AppleTV+ ha dato il massimo con il suo casting. Ben Mendelsohn, Juliette Binoche, Maisie Williams, John Malkovich, Glenn Close fanno tutti parte di questa serie sull’ascesa di Christian Dior nella Francia del dopoguerra. Sebbene la serie avesse tutto a suo favore (attori iconici, un argomento affascinante), si aggroviglia nell’ambientazione. Il nuovo look è ambientato a Parigi sotto l’occupazione nazista per seguire gli inizi di uno dei più grandi stilisti della storia, insieme alla sorella della resistenza. Contrariamente a quanto suggerisce il titolo, riguarda più la comprensione del mondo della moda francese con l’occupazione che la rivoluzione del “nuovo look” di Christian Dior. La serie fa fatica a catturare completamente l’attenzione del suo spettatore, soprattutto quando vediamo Juliette Binoche o Zabou Breitman interpretare figure della storia francese in inglese. Suona falso.

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