Rafaelle Carrier non ha avuto la sua giornata migliore domenica scorsa alla tappa di Coppa del Mondo a Besançon. 3° a Dublino all’apertura, prima di vincere le gare di Hulst e Zonhoven, il canadese questa volta ha dovuto limitare i danni in Francia, chiudendo alle porte della Top 5 (vedi classifica). Ma la spiegazione è ovvia. “Non ho avuto la settimana migliore, sono stato malato tutta la settimana. Sono comunque contento di aver iniziato e di aver dato tutto nonostante il raffreddore. Tecnicamente ho commesso tanti errori, fisicamente non ero al meglio quindi ho provato a prendere spunto dalle altre ragazze e ad andare avanti fino alla fine.”.
Nonostante a “buon inizio”il leader della Coppa del Mondo si è poi ritirato poco a poco. “Più tardi le cose si sono complicate con gli errori e tutti mi sorpassavano”. Lontano dal treno francese partito per la tripletta, Rafaelle Carrier ha cercato di non affondare mentalmente e di salvare il salvabile. “Sapevo che le ragazze davanti erano troppo lontane, non potevo tornare indietro. Stavo cercando di concentrarmi sulle ragazze sotto i riflettori davanti a me. Stavo cercando di ottenere più punti possibili per la classifica. Ma Sapevo che la vittoria non sarebbe stata possibile.”. Questo piccolo fallimento relativo è lungi dallo smorzare il suo entusiasmo dato che il suo inizio di stagione sta andando bene. “Sta andando davvero bene quest’inverno, non potevo chiedere di meglio finora”.
“IN CANADA NON È COME QUI”
Dalla fine dell’estate, quello che ora è Junior 2 è già riuscito a prendere contatti con le squadre. È il caso in particolare di Arkéa-B&B Hôtels che la segue da questa stagione di ciclocross, fornendole in particolare l’attrezzatura, e che continuerà a prenderla sotto la sua protezione con uno stage a partire dal prossimo agosto all’interno del nuovo ProTeam . “Sono stati loro a contattarmi, abbiamo avuto qualche discussione, circa tre o quattro mesi fa. Mi ha tentato. Ma continuerò comunque con la mountain bike e magari proverò qualche gara su strada oltre al ciclocross”.
L’opportunità di scoprire l’alto livello nelle sue discipline. “Certo in Canada non è come qui, non c’è molta gente, non ci sono molti spettatori. Ma è comunque buono per allenarsi, perché una volta che vieni qui diventa tutto più facile.”. Per il momento, Rafaelle Carrier desidera progredire soprattutto nella mountain bike, la sua disciplina preferita. “Mi concentro principalmente su quello, ma per allenarmi in autunno, il ciclocross si integra bene. Sono venuto per correre, mi è piaciuto subito quindi continuo a farlo durante l’inverno. Anche il Campionato del Mondo sarà uno dei grandi obiettivi. “. Se questa volta non si ammala, Rafaelle Carrier rischia di diventare di nuovo una seria contendente per l’arcobaleno.
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