Faraj Benlahoucine, Media365, pubblicato martedì 24 dicembre 2024 alle 17:00.
Nacer Bouhanni è tornato alla tragica caduta subita al Tour of Türkiye nel 2022, accelerando il suo ritiro sportivo.
L'anno scorso, Nacer Bouhanni si ritirò all'età di 33 anni, in seguito ad una violenta caduta durante il Giro di Türkiye dove rischiò di diventare quadriplegico. Ospite dello spettacolo Circolo Sportivo RMCl'ex campione francese è tornato su questo tragico incidente. “Era un posto in cui il gruppo era nervoso, tutti ci dicevano che dovevamo risalire perché c'era un grosso rischio di sfiorare. Dovevo essere tra i primi dieci o quindici in quel momento alla ripartenza dovevamo essere a 60km/h credo Purtroppo ho investito una persona che attraversava la strada ho sbattuto prima la testa ho visto subito che era grave. Non riuscivo più a reggere la testa, mi tenevo la testa con le braccia così ho visto subito che era un dolore che non sapevo esistesse..”
Deplorando il pessimo trattamento ricevuto sul posto dai servizi di emergenza e la sua disavventura, le disgrazie di Nacer Bouhanni sono appena iniziate. “Dopo sono rimasto inattivo per tre mesi. Ho avuto un corsetto al collo per tre mesi e non potevo fare nessuno sport quindi è stato complicato in piena stagione ciclistica a maggio restare tre mesi senza niente che non avevo più la stessa fiducia sulla moto di quando ho ricominciato, quando sei un velocista hai un lavoro rischioso, lo sai quando fai sport ad alto livello. Non potevo più correre i rischi che a volte potevo correre in passato. Il feeling nel finale è diventato molto complicato per me.”
Bouhanni: “Avevo 32 anni, non potevo immaginarmi di fermare la mia carriera”
Queste drammatiche conseguenze hanno spinto l'ex corridore dell'Arkéa-Samsic a sporgere denuncia contro gli organizzatori del Giro di Türkiye e chiedere un risarcimento di diversi milioni di euro. “Questo è ciò che, semplicemente, ha causato la fine della mia carriera. A quel tempo avevo 32 anni, non potevo immaginare di finire la mia carriera così giovane. Mi sarebbe piaciuto continuare per qualche anno”. Anche la sua ex squadra chiede un risarcimento, sostenendo di essere stata costretta a pagare uno stipendio cospicuo al suo corridore senza che lui potesse esercitare la sua professione. Lontano dal tumulto delle gare professionistiche , ex campione francese e plurivincitore di tappa al Giro e alla Vuelta corro, cerco di praticare sport molto meno pericolosi, e perché no più tardi magari il duathlon
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