Cina: quando decine di migliaia di ciclisti paralizzano il traffico dopo il buzz sui social

Il prezzo del successo. Le autorità di Kaifeng, città cinese nella provincia dell'Henan, si sono trovate di fronte ad un ingorgo piuttosto insolito, formato da decine di migliaia di ciclisti. Venendo da Zhengzhou, la gente accorreva sperando di poter assaggiare… gli gnocchi.

La storia di questo improbabile “buzz” è iniziata lo scorso giugno. Quattro studenti di Zhengzhou, il capoluogo della provincia, hanno percorso 50 km in bicicletta un venerdì sera per raggiungere Kaifeng. Famosa per essere stata la capitale imperiale della dinastia Song dieci secoli fa, questa città è conosciuta anche per la sua Guan Tang Bao. Ovvero una zuppa di ravioli, la specialità locale. La corsa in bicicletta delle ragazzine, trasmessa sui social, si è diffusa a macchia d'olio.

Disagi e autostrade bloccate

La settimana successiva decine di studenti si unirono al movimento. Nel corso delle settimane, il corteo è cresciuto. Inizialmente, le autorità locali hanno visto favorevolmente questo fenomeno, consentendo di rilanciare il turismo in questa città secolare. Solo che, con il passare dei mesi, è apparsa l’altra faccia della medaglia.

Rifiuti, parcheggi, difficoltà nel traffico… i residenti della zona aumentano le critiche. Finché la situazione non è sfuggita di mano: venerdì 8 erano tra le 100.000 e le 200.000 persone che volevano raggiungere Kaifeng. Sono state bloccate tutte e sei le corsie dell'autostrada che collega le due città Custode.

“La gente cantava insieme e si applaudiva a vicenda durante le salite. Potevo sentire la passione […]è stato molto più di un giro in bicicletta”ha detto un partecipante al Quotidiano cinese. Non sono sicuro che questi ultimi riescano a riprodurre l'esperienza: per cercare di arginare il fenomeno, le autorità locali hanno chiuso le piste ciclabili e limitato l'accesso alle biciclette self-service.