DayFR Italian

questo pensionato angioino ha fatto 23 volte il giro del mondo

-

Lionel Delahaye, membro dei Randonneurs cyclos de l’Anjou (RCA), con sede ad Angers (Maine-et-Loire), ha percorso un milione di chilometri in sella alla sua bicicletta da 44 anni. Incontrare.

Chi sei, Lionel Delahaye?

Ho 76 anni e sono nato a Pruillé, un grazioso paesino rurale ai margini della Mayenne, terra di ciclismo. Abbiamo avuto tre figli con mia moglie Jocelyne, senza di lei non avrei ottenuto questo risultato. È sempre stata al mio fianco e mi ha supportato in questi diversi viaggi.

Leggi anche: A 55 anni, questa triatleta del Maine-et-Loire gareggerà in un campionato del mondo in Nuova Zelanda

Per quanto riguarda lo sport, ho iniziato con il judo che ho praticato per 15 anni. Ho conseguito la cintura nera, prima di dedicarmi al ciclismo e più in particolare al ciclismo. Ho 40 annie anno al Randonneurs cyclos de l’Anjou (RCA), con sede ad Angers (Maine-et-Loire), ma ciclismo da 44 anni.

“18.936 ore trascorse in sella”

Cosa rappresenta questo milione di chilometri percorsi?

Se vogliamo parlare di numeri, parliamo di 23 giri del mondo, un milione di chilometri in 44 anni, 18.936 ore trascorse in sella ovvero 790 giorni.

In Francia si tratta di gare prestigiose come undici Parigi-Brest-Parigi, due Bordeaux-Parigi con i professionisti, due Parigi-Nizza, quattro Parigi-Roubaix. Ho anche attraversato alcuni confini per pedalare in Europa, in particolare nelle città gemellate con Angers. Ho così collegato Pisa, Osnabrück, Haarlem, Wigan e anche le strade belghe e spagnole. Senza dimenticare le maratone e alcuni triathlon.

“Il mio ricordo più bello è una sfida personale: il Tour de France completato nel 1985”

Qual è il tuo curriculum?

È vero che con tutti questi chilometri di asfalto percorsi, qualche distinzione la cogliamo sul ciglio della strada, senza andare a cercarla. Ho così ottenuto il mio certificato di altitudine, quello di ciclista superescursionista e anche il grado di gran comandante dell’OCD (Ordine dei Passi Difficili).

Leggi anche: COLLOQUIO. “Con il ciclismo in campagna possiamo calmare città e strade”

Ma il mio ricordo più bello è una sfida personale: il Tour de France completato nel 1985 e che ho portato a termine in 15 giorni, oltre 4.500 km.

Finché il corpo reggerà, continuerò a pedalare senza costrizioni, ma con lo stesso piacere di sempre e l’immancabile sostegno di mia moglie.

Related News :