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RITRATTO. Parigi – Tours: Cédric Coutouly, l’inventore dei sentieri dei vigneti

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l’essenziale
Per il settimo anno, gli ultimi chilometri dell’ultima classica francese che si svolgerà domenica 6 ottobre saranno segnati da sentieri di vigneti, dieci in totale e bagnati, una prima volta! Riflettori puntati sull’albigese dell’ASO che guida l’evento della Touraine, 118esimo del nome. Partenza alle 12:10 da Chartres.

Sul Chemin des Épinettes, bagnato dalla pioggia dei giorni scorsi, Cédric Coutouly indossa scarpe da ginnastica e forse rimpiange gli stivali. “Domenica, di sicuro, non sarà polverosa!” spiega l’ex corridore del Tarn divenuto direttore di Paris-Tours all’interno dell’ASO. La ricognizione dei dieci sentieri dei vigneti martedì ha sollevato alcune domande, soprattutto su questo passaggio, soprattutto perché questa domenica sono previste molte precipitazioni. Per la settima volta, la venerabile classica francese che saluterà la mitica Avenue de Gramont, già accorciata (priorità al tram), vivrà un finale condito da otto colli e dai famosi settori in pietra.

“Cercavo una collina, ho trovato un sentiero…”

“Nel 2018, cercavo nuove difficoltà quando ho intrapreso uno di questi percorsi, ricorda l’inventore della nuova versione di Paris-Tours, ho scoperto che andava abbastanza bene, ne ho fatti fare un altro e l’ho proposto a Thierry (Nota della redazione: direttore tecnico dell’ASO di Gouvenou)…” Già molto impegnato sul pavé di Roubaix, “Coutoul” è diventato uno specialista. “Tuttavia i pochi ciclocross che ho fatto sono stati decisamente pessimi” ride.

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“In effetti, la città di Tours voleva mettere in risalto le rive della Loira, e questo ci ha spinto a esplorare il nord della città e ad arrivare al famoso ritrovamento, criticato all’epoca [Lefevere a juré qu’il ne ramènerait plus son Wolfpack, Tim Merlier aurait pourtant aimé aujourd’hui se joindre à Philipsen, De Lie, Pedersen, Démare où le jeune Sheehan vainqueur sortant] e installato da ora in poi.” Sono stati creati dei legami, una partnership con i vini di Vouvray, Château Valmer, l’unica sezione privata…

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“I volontari ci aiutano con l’intervista a Philippe Thierry, svolgono un po’ lo stesso ruolo degli amici della Parigi-Roubaix. Un settore asfaltato, una volta a posto, regge; un sentiero con ghiaia, si muove…”

Grazie a questa esperienza, il Tour de France, dopo le ragazze di prima, ha potuto percorrere quest’estate le strade dello Champagne per una tappa spettacolare. Cédric Coutouly è felice: la sua idea non era poi così male. Tra poco sarà in prima fila.

213,8 ​​km. Regionale al via n°185 Nathan Vandepitte (Bingoal); n°214 Clément Braz Afonso (CIC-U-Nantes).

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