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Donne U23 scettiche – Notizie

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Questo sabato alle 17, dopo la nuova incoronazione di Lotte Kopecky durante il Campionato del mondo su strada Elite, non tre ma sei concorrenti si sono presentati al Centro Congressi di Zurigo per la consueta conferenza stampa del “dopo gara”. E per una buona ragione: per l’ultima volta, l’evento Women’s Hopes si è svolto in contemporanea con quello delle Elite, con una gara nella gara. Se gli Espoir sono lieti di avere ora una competizione a tutti gli effetti nel 2025, per l’edizione ruandese, sono tuttavia scettici riguardo alle nuove norme che proibiranno ai concorrenti che giocano in una squadra WorldTour di partecipare all’evento U23.

E potrebbe anche essere che anche le ragazze appartenenti ai ProTeams vengano escluse, anche se il presidente dell’UCI David Lappartient e le sue squadre sono ancora titubanti (leggi qui). Sorge una domanda essenziale sia all’interno del comitato direttivo dell’organismo internazionale che da parte degli atleti: quanti concorrenti verrebbero forniti al gruppo Espoir senza alcun atleta ProTeam, oltre a bandire quelli del WorldTeam? Questa domanda ne solleva subito un’altra: è necessario voler immediatamente seguire ciò che verrà fatto ora nel gruppo maschile, quando l’omogeneità dei due gruppi – nonostante l’evoluzione del ciclismo femminile – chiaramente non è la stessa al momento-T? “Non sono sicuro che questa nuova regola sia legittima. Ora, da parte mia, devo anche ammettere che dopo aver gareggiato per due anni per il titolo di mountain bike e ciclocross tra gli Elite, è strano ritrovarmi campione del mondo U23 qui”lo testimonia Puck Pieterse, vincitore sabato di una gara di Espoir dove la Top 5 è ​​composta solo da atleti che appartengono ad una struttura WorldTour (vedi classifica).

“HO PAURA CHE L’UCI FINISCE CON UN PICCOLO PLOTONONE”

Una figura del ciclismo internazionale U23 in questa stagione, Campionessa del mondo a Zurigo che ha concluso al 4° posto nello scratch, Antonia Niedermaier ha vinto la medaglia di bronzo sabato. Nel 2025 la tedesca sarà ancora una Espoir ma essendo iscritta al Canyon//SRAM Racing non potrà più partecipare alla gara U23 e dovrà prendere parte all’evento Elites. “Le normative non sono perfette. Temo che l’anno prossimo l’UCI si ritroverà con un gruppo molto piccolo tra gli U23. Vedremo cosa succede. Ma d’altra parte, ho davvero il mio posto in Hopes? Dopotutto corro con le Elite tutta la stagione”. Medaglia d’argento, Neve Bradbury è ancora più categorica dei suoi due accoliti sul podio: “Trovo un peccato che le ragazze del WorldTeam siano private della possibilità di competere nella gara di Espoir. Abbiamo meno di 23 anni ed è quello che conta in una categoria di età, giusto? Immagino che non ci saranno molte ragazze nel gruppo”lei insiste a sua volta.

Tuttavia, le donne sono liete di vedere ora la separazione del campionato mondiale Elite/Espoir il prossimo anno. “È sempre strano avere una gara nella gara. Non ci concentriamo veramente sul titolo Hopes e vediamo cosa alla fine sarà”aggiunge l’australiano. “Personalmente ho fatto il mio lavoro per Liane (Lippert) per tutta la gara e una volta lasciato andare, sono passato alla corsa per il titolo Espoirs nel secondo gruppo, sapendo che eravamo in tre Hope nel nostro gruppo, ma io ho pensato a tutto questo solo nell’ultimo giro”. Discorso che fece anche Puck Pieterse, mentre gli U23 avevano come segno distintivo una targa con il numero bianco su sfondo nero. “La mia priorità era far vincere la gara Elite a una delle donne olandesi. Le speranze erano secondarie”. Il caso è ormai chiuso per questa gara all’interno della storia della gara. Ciò che ora rimane all’UCI è il lavoro dei corridori del ProTeam. Si prevede che una decisione definitiva sarà presa entro l’inizio della stagione stradale 2025.

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