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La battaglia dei leader

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Questo non dovrebbe essere mancato in nessuna circostanza. Il contesto unico di un campionato del mondo. Un percorso lungo ed impegnativo che promette una gara emozionante. Ma soprattutto un trio da sogno per vivacizzare il tutto e tenere tutti con il fiato sospeso fino al traguardo. Che Tadej Pogacar, Mathieu van der Poel e Remco Evenepoel siano tutti e tre schierati all’inizio di un evento è già sufficiente per renderlo un blockbuster. Ma con la maglia iridata come problema, assume un’altra dimensione.

I Mondiali sono la gara più bellastima Jacky Durand, vincitore del Giro delle Fiandre nel 1992 e consulente di Eurosport. Qui abbiamo il meglio del pianeta ciclismo per le maglie più belle. Pogacar è stato grandioso al Tour, al Giro e ad altre classiche. Evenepoel è già stato campione del mondo nelle categorie giovanili, è una macchina. Poi abbiamo Van der Poel, che sa fissare ogni volta gli obiettivi e rispondere. Per me i grandi del ciclismo mondiale sono quattro: Pogacar, Evenepoel, van der Poel e van Aert (assente per infortunio, ndr).

“Pogacar è capace di staccare la spina”

È difficile scegliere un preferito da questo trio reale. Anche se il nome di Pogacar viene necessariamente in mente, visto che lo sloveno ha dimostrato di saper sbaragliare la concorrenza su tutti i terreni, sia nelle corse a tappe (Tour, Giro), sia in quelle di un giorno (Strade Bianche, Liegi-Bastogne-Liegi , GP di Montreal). “Pogacar è quello che sta disputando la stagione miglioreil giudice Jacky Durand, consapevole della sua storia contrastata con i Mondiali finora. È in grado di staccare la spina. Se c’è un piccolo dubbio, riesce a lasciarlo andare nella sua testa più facilmente degli altri. Ma per il resto tutti sanno cosa farà e tuttavia nessuno può seguirlo.” Trovare un rivale in queste condizioni è già un’impresa.

Tadej Pogacar, Remco Evenepoel e Mathieu van der Poel: un trio reale per la maglia iridata nella corsa su strada di Coppa del Mondo

Credito: Quentin Guichard

Questo la dice lunga sul livello di van der Poel ed Evenepoel. Tra i due, l’olandese è sicuramente quello che va avanti con meno certezze, nel senso che i suoi principali fatti d’armi risalgono alla primavera con la sua favolosa doppietta Giro delle Fiandre – Parigi-Roubaix. Ma questo lo rende solo più formidabile. “Van der Poel, quando guardiamo i suoi risultati, è capace del meglio e del peggioanalizzare Jacky Durand. Ma la cosa peggiore è che non ce ne sono molti. Si concede meno gol, ma quando ce n’è uno c’è e ci sarà quando vedremo i sacrifici che ha fatto per il Mondiale. Ha perso peso per poter seguire Pogacar, dimostra la sua determinazione”.

“Evenepoel è il più talentuoso”

Quello di Evenepoel non ha più bisogno di essere dimostrato. Il belga è un talento unico, illustrato da una doppietta olimpica il cui significato è ancora più ampio. “Per me è il più dotato di tutti, riconosce Jacky Durand. Ma l’equazione è semplice: se vuole diventare campione del mondo, deve arrivare da solo. Se arrivasse con Van der Poel e Pogacar ne farà tre. La domanda è: sarà in grado di lasciare andare Pogacar e Van der Poel? Ma penso che ne sia capace quando vediamo cosa ha fatto alle Olimpiadi solo una settimana dopo tre settimane di Tour de France. È un risultato, dimostra che recupera molto bene, che non è fatto dello stesso legno. E’ un ciclista dotato. Ha ancora qualche lacuna, ma può fare il passo successivo diventando campione del mondo.

Ganna le ha provate tutte ma il più forte resta Evenepoel: la sua vittoria in video

Ognuno dei tre tenori ha i suoi argomenti nella lotta per la maglia iridata. In questo contesto sarà fondamentale domare il layout del circuito tra Wintertuhr e Zurigo. Anche se, nonostante la sua lunghezza (274 chilometri) e il dislivello (4000 m), non sarà necessariamente decisiva. “Nessuno è ostacolato dal percorsoannuncia Jacky Durand. Forse Pogacar, perché le salite sono ripide ma non abbastanza lunghe. Forse gli sarebbe piaciuto salire uno o due chilometri in più, le salite sono un susseguirsi ma la fatica non è mai molto lunga. È più il circuito di un perforatore. Ai Mondiali non ci sono sorprese. Nel finale troveremo gli uomini forti dell’anno”.

Tre sotto la fiamma rossa, “lo scenario da sogno”

Il palco è pronto. Ma una sorpresa non è impossibile. Il nome di Marc Hirschi viene spesso citato per interferire in questa battaglia tra leader. “Hirschi è un po’ l’elettrone libero, un po’ colui che può ridistribuire le carteconferma Jacky Durand. Ha un buon scatto di velocità, è in buona condizione, è a casa. Ma l’effetto sorpresa… Penso che Van der Poel, Pogacar e Evenepoel lo abbiano messo tra i favoriti. Non ha lo stesso curriculum, ma sanno che battere Hirschi se arriva con loro può essere complicato. Ma resto convinto che sia al di sotto, che sia soprattutto un outsider”.

Quindi forse rimarranno solo tre alla Flame Rouge a contendersi la maglia iridata. È un po’ la fantasia di questi Mondiali, in attesa di decretare il vincitore. “Evenepoelpredice Jacky Durand. EOvviamente corro dei rischi. Ma penso che se arrivassero tutti e tre insieme, ci sarebbe una marcatura tra Van der Poel e Pogacar perché sanno di essere i più veloci. Immaginate i tre corridori con la fiamma rossa, Evenepoel che parte e gli altri due che si guardano per contendersi la medaglia d’argento. Questo è lo scenario da sogno.“Toccherà a van der Poel e Pogacar disegnarne un altro. Ma chiunque sia, stiamo sbavando in anticipo per questa battaglia tra i leader.

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