Arriva davanti alla stampa scritta, in fondo alla mixed zone, prendendo fiato, ma più per lo scherzo che per vero dispetto. Dopo essere stato già contattato da numerose emittenti televisive e radiofoniche, lo sloveno accetta di tornare per l’ennesima e ultima volta alla sua fallita cronometro di Coppa del Mondo. “Non è un segreto: ogni gara che faccio è con la voglia di vincere. Sono deluso, certo. Ma d’altro canto, bisogna accettarlo.”concede dopo aver concluso fuori dalla Top 10, a più di due minuti da Remco Evenepoel (vedi classifica). “Probabilmente non era per me, non era il percorso ideale, anche se non voglio cercare scuse. Ho dato tutto dall’inizio alla fine ma ho sofferto molto. Ho avuto difficoltà a impegnarmi sui chilometri come avrei dovuto fare.”.
Vice-campione del mondo della disciplina nel 2017 dietro a Tom Dumoulin, campione olimpico a cronometro a Tokyo, Primoz Roglic dovrà aspettare ancora un po’ per provare a conquistare la maglia iridata, una delle poche grandi vittorie che mancano ancora al suo immenso palmares, insieme ovviamente al Tour de France. “Le due settimane dalla fine della Vuelta sono passate molto velocemente. Ti prendi una pausa per una settimana e ti resta solo una settimana per prepararti. E boom, era già lì. È dura ma dovevi farci i conti.”precisa al microfono di DirettaVelo quando gli è stato chiesto se avesse avuto il tempo necessario per prepararsi dopo la sua quarta vittoria alla Vuelta a España. “Ho fatto questa cronometro principalmente per mantenere il ritmo per le ultime gare della stagione. Ho bisogno di mantenere lo slancio perché se resto a casa, rischio di non riuscire a riprendere per gli ultimi weekend. È stata un’opportunità per rimanere concentrato e diligente”..
Nella corsa su strada di domenica prossima, uno degli eventi più attesi dell’anno, spera forse di giocare la sua carta e di togliere le castagne dal fuoco con una possibile bella mossa tattica, mentre il suo connazionale e compagno di squadra di giornata, Tadej Pogacar, è considerato il favorito numero uno? “Se ho le stesse gambe di oggi, non funzionerà. Ma manca una settimana. Bisognerà vedere come evolve la forma. Sarebbe bello, abbiamo una grande squadra sulla carta, ma dovremo convertirla in campo”..
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