Secondo un sondaggio della Fondation de , il 35% dei giovani tra i 25 e i 39 anni si sente solo

Secondo un sondaggio della Fondation de , il 35% dei giovani tra i 25 e i 39 anni si sente solo
Secondo un sondaggio della Fondation de France, il 35% dei giovani tra i 25 e i 39 anni si sente solo
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l’essenziale
Alla vigilia della Giornata mondiale della solitudine che si celebra questo giovedì, 23 gennaio, la Fondation de ha pubblicato mercoledì la 14a edizione del suo studio annuale sulla solitudine in Francia, realizzato in collaborazione con un gruppo di ricerca (Cerlis e Audencia). e Credec. Questa edizione conferma la portata della solitudine nel Paese: nel 2024, il 12% dei francesi si trova in una situazione di isolamento relazionale, ovvero senza rete di socialità.

Questo è un nuovo paradosso francese: una società molto connessa ma anche molto isolata? Alla vigilia della Giornata mondiale della solitudine, questo giovedì, l’ultimo studio della Fondation de France pubblicato ieri fa una constatazione allarmante: la solitudine continua a guadagnare terreno in Francia. Realizzato in collaborazione con Crédoc e un gruppo di ricerca (Cerlis e Audencia), questo 14e rivela che il 12% dei francesi vive in una situazione di isolamento relazionale, con un aumento di un punto rispetto al 2023.

La solitudine colpisce soprattutto i più vulnerabili

Ancora più preoccupante, questo fenomeno colpisce soprattutto i più vulnerabili. Le persone con redditi bassi sono quasi due volte e mezzo più colpite (17%) rispetto a quelle con redditi alti (7%). Anche le casalinghe e i lavoratori hanno tassi di isolamento superiori alla media nazionale.

Il sentimento di solitudine, distinto dall’isolamento oggettivo, colpisce quasi un francese su quattro. I dati sono particolarmente preoccupanti tra i disoccupati, il 44% dei quali si dichiara solo, quasi il doppio della popolazione attiva occupata. I lavoratori autonomi non vengono risparmiati: quasi un terzo di loro esprime un costante sentimento di solitudine, rivelando le sfide del lavorare da soli.

40-59 anni, un periodo cruciale

Lo studio evidenzia anche i “momenti di solitudine”. La fascia di età tra i 40 e i 59 anni appare particolarmente vulnerabile, con il 15% delle persone isolate. Questo periodo cruciale, segnato dalla partenza dei figli o dalle rotture professionali, costituisce un terreno fertile per l’isolamento. Più sorprendentemente, i giovani lavoratori tra i 25 e i 39 anni sono particolarmente colpiti dal sentimento di solitudine: ne soffre il 35%, più del doppio dei sessantenni.

Anche la stagionalità gioca un ruolo importante: quasi il 40% dei francesi si sente solo in inverno, rispetto al 29% in estate. Le vacanze e i periodi di vacanza acuiscono questa sensazione, soprattutto tra i più precari. I fine settimana si rivelano particolarmente difficili per le famiglie monoparentali, il 53% delle quali avverte una maggiore solitudine.

Di fronte a questi dati, lo studio evidenzia una realtà preoccupante: più di otto persone su dieci che soffrono di solitudine ne soffrono davvero, con un notevole aumento di sei punti in un anno. Il sentimento di abbandono o di inutilità colpisce un terzo degli intervistati, soprattutto tra le categorie più precarie, disegnando i contorni di un divario sociale che continua ad approfondirsi.

Francia

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