l’ultima fuga di Jérôme Chevallier, il mondo del ciclismo piange il corridore scomparso all’età di 50 anni

l’ultima fuga di Jérôme Chevallier, il mondo del ciclismo piange il corridore scomparso all’età di 50 anni
l’ultima fuga di Jérôme Chevallier, il mondo del ciclismo piange il corridore scomparso all’età di 50 anni
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Gli omaggi si susseguono per rendere omaggio all’ex ciclista di Besançon (Doubs), morto improvvisamente all’età di 50 anni. BMX, mountain bike, ciclocross o strada, Jérôme Chevallier era un corridore fuoristrada. Ha indossato in particolare la maglia dell’Amicale Cycliste Bisontine e del CC Etupes.

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È scappato un’ultima volta. Senza preavviso. Jérôme Chevallier è scomparso improvvisamente all’età di 50 anni, questo sabato 18 gennaio 2025 a Besançon (Doubs), a seguito di un’operazione in ospedale. Da allora gli tributi si sono moltiplicati per rendere omaggio al corridore della Franca Contea che da tempo gioca ai massimi livelli tra i dilettanti.

Nato il 28 settembre 1974 a Besançon, ha iniziato a pedalare all’età di 8 anni, e con la BMX. Ha lavorato lì per 12 annis, ha firmato un centinaio di vittorie e ha persino vinto un titolo di campione francese. Poi è passato alla mountain bike e nel 2008 ha vinto il titolo di campione francese di maratona di sci di fondo. Ma è soprattutto sui circuiti di ciclocross che si metterà al volante dei migliori. Salirà così sul terzo gradino del podio nel campionato francese 2007. dietro due corridori professionisti, Francis Mourey e John Gadret.

Ma lo vediamo brillare anche sulla strada. Ed è proprio sotto i colori del CC Etupes, allora il miglior club dilettantistico francese, che si è fatto un nome nel gruppo nazionale dilettantistico dal 1999 al 2008. Ha vinto, tra gli altri, il Giro della Nuova Caledonia nel 2001, il Tour du Chablais nel 2004 e il Tour de Corrèze nel 2007.

Il suo ex club ha espresso la sua “tristezza tremenda” sui suoi social network.Che che era un corridore formidabile, una forza, un caratteresi legge sulla pagina Facebook del club. Oggi, se fosse arrivato prima in trasferta, sarebbe un professionista”.

Anche a Besançon salutiamo naturalmente questo campione eccezionale. “Era un corridore molto versatilericorda Pascal Orlandi, presidente della simpatica Cycliste Bisontine (ACB). Ha iniziato con la BMX, per poi passare alla mountain bike, al ciclocross e infine alla strada. In tutto è stato bravo, non è cosa da tutti”. Rimase al club dal 2009 al 2012. “Era poco espressivo, molto discreto, era un corridore abbastanza solitario che si allenava da solo ma potevamo contare su di lui, era molto coinvolto“, help Pascal Orlandi.

Il pubblico ricorderà soprattutto i suoi famosi scontri con Laurent Colombatto, suo eterno rivale, che diventerà poi suo compagno di squadra all’ACB.

“Non ricordo di aver detto a me stesso che ero stanco di guidare, confidò a France 3 Franche-Comté nel 2012. Aveva allora 38 anni e si rimetteva in sella per una nuova ed ultima avventura con il Club ciclistico di Ornans (Doubs), con il progetto di fondare una grande squadra di mountain bike . Quando proprio non mi sento in forma, preferisco tagliare subito e andare a casa, tutto qui. Potrebbe sembrare strano, ma mi allenerei allo stesso modo anche se non gareggiassi a livello competitivo. Queste sessioni fanno parte del mio modo di vivere. Ho bisogno di sentire i miei limiti, di sapere che posso ancora guidare a una velocità media superiore ai 40 km/h.

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