“Mélenchon è come Madame Irma”, Hollande seppellisce la PFN e si rivolge a Bayrou

“Mélenchon è come Madame Irma”, Hollande seppellisce la PFN e si rivolge a Bayrou
“Mélenchon è come Madame Irma”, Hollande seppellisce la PFN e si rivolge a Bayrou
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Aderendo a sorpresa al sindacato della sinistra lo scorso giugno, François Hollande ha forse inferto il colpo mortale al Nuovo Fronte Popolare. In un’intervista rilasciata a Domenica in tribunal’ex presidente spiega il mancato voto socialista sulla censura e accusa Jean-Luc Mélenchon. “È la fine della posizione irrispettosa e arrogante della LFI all’interno del NFP”, dice, in un’uscita che suona come un divorzio.

“Non appena la LFI ha annunciato che il suo leader si sarebbe candidato a qualunque costo alle elezioni presidenziali, ogni componente ha inevitabilmente riconquistato la propria libertà”, spiega l’uomo che tuttavia si definisce un “sostenitore del sindacato”. “Jean-Luc Mélenchon è come Madame Irma, le sue profezie non si avverano mai”, continua François Hollande a proposito delle elezioni presidenziali anticipate. “Il Partito Socialista non è più un partner, è un alleato. E ancora, per circostanza”, ha risposto a distanza Jean-Luc Mélenchon su RTL/Public Sénate.

Lusinghe a Bayrou, rabbia nel PS

Un alleato ora si è rivolto al centro. Andando a negoziare con François Bayrou, i socialisti “hanno fatto innanzitutto la scelta della stabilità politica”, ritiene François Hollande. Attivo dietro le quinte di questi negoziati, l’ex presidente è pieno di elogi per il Primo Ministro. “Se ho capito bene, è stato lui stesso a nominarsi Primo Ministro. Ha tolto l’ultima veste istituzionale che restava al Presidente della Repubblica. »

“François Bayrou ha proprio aperto un nuovo periodo”, constata anche il deputato socialista. Un periodo durante il quale il PS potrà essere “il polo centrale” e “avere le chiavi fino al 2027” influenzando la politica del governo, a suo avviso. Convocando un congresso del PS, incoraggia il partito a integrare le linee di Raphaël Glucksmann e Bernard Cazeneuve.

Parole che provocano reazioni anche all’interno del PS. “La non censura non è scontata e l’unione della sinistra resta la nostra bussola per il 2027”, ha tuonato il deputato Laurent Baumel, ex “ribelle” dell’era Hollande. “François Hollande non rappresenta il futuro del PS”, ha aggiunto Iñaki Echaniz, uno degli otto deputati socialisti su 66 ad aver votato a favore della censura questa settimana. “Non è François Hollande a dettare la strategia del Partito socialista”, ha detto la portavoce del partito ed eurodeputata Chloé Ridel.

Francia

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