. Trasferimento – Un grande potenziale brasiliano ingaggiato dalla riserva del Soudal Quick-Step

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Ciclismo. Trasferimento – Un grande potenziale brasiliano ingaggiato dalla riserva del Soudal Quick-Step
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Il giovane scalatore brasiliano Enrico Bravo18 anni, hanno firmato un accordo per aderire Soudal Quick-Step Devouna delle migliori squadre U23 al mondo. La giovane promessa si distingue per la sua versatilità, correndo sia su strada che in mountain bike. Nel 2024, ha ottenuto la sua prima vittoria al Ritorno alla Ribera del Duero in Spagna, grazie ad un impressionante successo sui ripidi pendii della Laguna Negra nella 2a tappa, che gli ha permesso di vincere la classifica generale finale, confermando il suo potenziale di scalatore. Ha concluso anche al 13° posto Campionato Mondiale Juniores di Mountain Bike fine agosto. La squadra di Patrick Lefevere si concede così un grande talento, capace di brillare in futuro nelle corse a tappe.

Video – Patrick Lefevere sul percorso del Tour de 2025

“Mi considero più uno scalatore, soprattutto per le salite lunghe”

Enrico Bravo è stato felicissimo di questo trasferimento nella sua nuova squadra: “Sono davvero felice di unirmi a questa squadra, è stato un sogno da quando ho iniziato a pedalare. Stare con questi atleti e queste persone è incredibile. Penso che sarà una grande esperienza e una grande opportunità. Ho sempre seguito il : su strada, mountain bike, ciclocross: tutte queste discipline, ho guardato tutte le gare, affascinato dagli atleti, e ho visto i video su YouTube. Mi ha fatto sognare e ho iniziato a lavorare per raggiungere questo obiettivo dal 2018. ho partecipato a più gare e ora sono più concentrato sulla via mi considero più uno scalatore, soprattutto per le salite lunghe, ma vedremo..

Spiega anche le diverse condizioni di allenamento tra Europa e Sud America: “Qui in Sud America abbiamo una buona cultura ciclistica, ma più focalizzata sulla mountain bike e meno sulla strada. Dove vivo ci sono delle belle salite, ripide e di circa 20 minuti, ma ci sono anche molte macchine. Quando è andato in Europa, era come un paradiso: strade senza macchine e belle salite Andare in una squadra in Europa è difficile per i brasiliani, e molti pensano che sia quasi impossibile. Ora spero di dimostrare che è fattibile e di aprire più porte agli atleti provenienti dal Brasile e dal Sud America. Dovrò adattarmi un po’ alla routine europea, ma penso che sarà vantaggioso..

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