. Cronaca – Marc Fayet: “L’MPCC ora ha un solido avversario…”

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Ciclismo. Cronaca – Marc Fayet: “L’MPCC ora ha un solido avversario…”
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Ovviamente, ti sono piaciuti i post sull'umore di Marc Fayet nel 2023, quindi l'abbiamo posticipato al 2024 e inevitabilmente concludiamo questa stagione I quaderni segreti di Marc Fayet ! Sei riuscito a scoprirlo e continuarlo a leggere 'Actucon la sua rubrica o meglio la sua sezione”I quaderni segreti“, con un nuovo episodio che ritorna sui sospetti di doping che circondano le esibizioni e il dominio di Tciao Pogcaar durante una storica stagione 2024. Come promemoria, Marc Fayetclasse 1961, è un uomo di teatro e di palcoscenico. Attore e regista, ma anche appassionato di ciclismo, Marc è sempre stato coinvolto: scrive, commenta, agisce come può nel ciclismo, in particolare sul Giro del Finistère di cui è oggi e dal 2021 il presidente del comitato organizzatore. Marc Fayet e “è” quaderni segretiora può essere trovato regolarmente su Ciclismo'Actu.

Video – Gianetti e UAE… sui dubbi su Tadej Pogacar!

“Più di 25 anni dopo, stiamo ancora pagando un prezzo troppo alto…”

Se il ciclismo è sempre sospettato, se è il più mediatico in questo ambito, lo eredita dalla sua epoca buia risalente a quel famoso 1998 quando i corridori francesi furono trascinati ai Gémonies a margine di uno sport diventato tormentato da troppe turpitudini. Ciò è stato fatto con la violenza e dalla polizia mentre allo stesso tempo i calciatori francesi, sapientemente preparati e diventati dei viventi, sono sfuggiti ad ogni sospetto essendo arrivati ​​al tetto del mondo del calcio. Ci spiegheranno che non è lo stesso sport né le stesse problematiche e ancor meno la stessa etica.

Che importa! Ogni Federazione ha la propria coscienza. Più di 25 anni dopo, stiamo ancora pagando un prezzo troppo alto ricevendo costantemente avvisi che ci impediscono ogni tentazione di chiederci. Quindi mentre abbiamo Tadej Pogacar essendo il più grande fenomeno ciclistico del 21° secolo, siamo costretti a forzare la moderazione tenendo le orecchie all’erta e le luci accese. Quanti commenti sulla supremazia di questo magnifico campione!

E cosa possiamo dire anche della tigna Remco Evenepoelsorprendente Marc Hirshi ? Eppure tutti meriterebbero di beneficiare della più naturale presunzione di innocenza, se non fosse per l'elemento che va oltre loro, che va oltre il loro sport ma che ne è il motore principale, la loro squadra! E soprattutto i soldi della loro squadra. Non parlo dei soldi che promettiamo a questi campioni (anche se certe cifre annunciano ingaggi equivalenti al budget di un'intera squadra), parlo del budget fenomenale di questi Giro del mondo a squadre stranieri e che avanzano come un rullo compressore per riuscire, come immagine della nostra società, a dimostrare che quanto più sono grandi, quanto più sono forti, tanto più si credono invincibili.

“Improvvisamente capiamo il motivo, ilUCI pretendendolo…”

La parte peggiore è che stanno per diventarlo. Conosciamo tutti il ​​lavoro esemplare di MPCC che da più di 10 anni, sulle rovine degli anni bui e grigi che seguirono, cerca di ridare credibilità a questo sport. Alcune delle sue azioni hanno dato i loro frutti, ma oggi sta segnando il passo. Nonostante il supporto storico d'ASO incoraggiando le squadre ad aderire a questo movimento, siamo costretti a constatare che solo 8 squadre Squadra mondiale su 18 aderiscono a questa carta (4 francesi e 4 straniere), mentre lo fanno 16 squadre Pro su 17.

All'improvviso capiamo il motivo…UCI chiedendo che il Giro di Francia riceve tutte le squadre Squadra mondialesi stanno divertendo come il loro primo frocio del MPCC poiché vengono selezionati automaticamente! Per quanto riguarda il Squadra professionistasanno che se vogliono avere la possibilità di ottenere un invito sarà richiesta la loro adesione. Quindi non procrastinano, si registrano subito e possono facilmente dimettersi una volta raggiunto lo status. Squadra mondiale come ha fatto la squadra senza complessi Alpecin Deceuninck fratelli formidabili Roodhooft.

“NO MPCC ora ha un forte avversario: Miettes Pper uno Cciclismo Crituale”

Quindi qui sul nostro territorio, nel nostro Paese pioniere nella lotta al doping, abbiamo il più grande organizzatore del mondo che è costretto a non rispettare i propri desideri. Fatica a superare il 40% dei team membri quando la più piccola organizzazione della serie Pro o di Classe 1 supera l'80%. Cosa dedurre da ciò? Che le iniziative sono buone, i desideri sono rispettabili, gli obiettivi sono nobili, le ambizioni sono ammirevoli, i sogni sono belli, ma i risultati… È triste.

Per le 21 vittorie sul Tour de 2024, Solo 5 sono stati ottenuti da squadre appartenenti al MPCC e non parlo nemmeno dell'intera stagione del World Tour (3 su 35), a dire il vero, briciole. Tanto da lasciarci increduli. Nonostante tutto il rispetto che possiamo avere per il suo gesto, avvertiamolo MPCC che ora ha un avversario solido che viene anche chiamato MPCC, (Miettes Pper uno Cciclismo Critico.)

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