Li chiamano “i ninja”. Ciclisti senza luci che sgusciano ogni inverno dopo il tramonto. “Il pericolo è colpire altri ciclisti o essere investiti da dietro o lateralmente da un’auto”respira Fabien Frugier, educatore della mobilità ciclistica e responsabile dello sviluppo del Cyclist Collective 37. Come ogni autunno degli ultimi dieci anni, nel novembre 2024 organizzerà azioni incisive per “chiamate coloro che non hanno illuminazione. Si chiama Ciclisti, splendete! ed è sostenuto dalla federazione francese degli utenti della bicicletta »continua.
Un elenco delle attrezzature obbligatorie
Gli appuntamenti sono fissati per il 5 novembre nei pressi della stazione, il 12 novembre in Place Anatole-France, il 19 novembre presso il ponte metallico, lato sud, e infine il 26 novembre nei pressi di Les Tanneurs. Ogni volta, dalle 17:00 alle 19:00.
Vulnerabili in bicicletta, e la cronaca di inizio mese a Tours lo ha tragicamente dimostrato, i ciclisti sono ancora più vulnerabili di notte e in assenza di illuminazione. Diversi sono obbligatori per la guida: uno o più catadiottri posteriori rossi, catadiottri arancioni visibili lateralmente, oppure pneumatici dotati di dispositivi retroriflettenti omologati, catadiottro bianco visibile anteriormente e catadiottri arancioni sui pedali, luce di posizione che emette verso la parte anteriore una luce non luce abbagliante gialla o bianca, luce di posizione posteriore rossa che deve essere ben visibile. Consentire una multa di € 11 per ogni articolo mancante.
“Il problema è che spesso chi acquista una bici nuova ha le luci che dopo poche settimane non funzionano più. Alcune persone non pensano a sostituirli.”osserva Fabien Frugier, che consiglia quindi di installare, per un centinaio di euro, “una dinamo nel mozzo della ruota anteriore. Durante la guida, la ruota alimenta l'illuminazione anteriore e posteriore. Può illuminarsi giorno e notte e resta accesa anche quando ci si ferma per qualche secondo al semaforo rosso. »
Anche un ciclista ben illuminato
Per un costo inferiore, consiglia anche di dotarsi di pneumatici con fianchi riflettenti, più affidabili delle ruote dotate di catarifrangenti che possono saltare a seconda delle vibrazioni della strada. Esistono anche luci che costano solo pochi euro e che possono essere ricaricate tramite porta USB. Ma poi bisogna ricordarsi di ricaricarli e non dimenticarli prima di partire.
“Oltre all’illuminazione della bicicletta, dobbiamo pensare anche al ciclista stesso. Vediamo ancora persone con abiti completamente scuri, senza indumenti o accessori riflettenti.continua Fabien Frugier. Oggi ci sono sempre più vestiti che incorporano anche tessuti riflettenti, zaini o guanti. »
Non esistono dati statistici pubblici sugli incidenti che coinvolgono biciclette scarsamente illuminate durante il periodo invernale. “Per esperienza personale ho l’impressione che forse di anno in anno sia un po’ meglio che le persone prendano coscienza del pericolo che ciò può rappresentare”fa scivolare Fabien Frugier. Ma purtroppo nelle prossime settimane ce ne saranno ancora alcuni che giocheranno ai “ninja”.