Callot sta cercando un terzo mandato

Callot sta cercando un terzo mandato
Callot sta cercando un terzo mandato
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Mathieu Warnier, Media365, pubblicato sabato 5 ottobre 2024 alle 18:10.

Michel Callot ha confermato sabato la sua intenzione di candidarsi alla presidenza della FFC il prossimo dicembre per quello che sarebbe un terzo mandato.

Michel Callot non intende lasciare il suo incarico. Dopo essere succeduto a David Lappartient nel marzo 2017 ed essere stato trionfalmente rieletto nel febbraio 2021 contro Cyrille Guimard, il presidente della Federazione ciclistica francese si candiderà per un terzo mandato il 14 dicembre in un’elezione che lo contrapporrà a Teodoro Bartuccio. “Ho ancora alcuni grossi file da completare e forse non è il momento di lasciarli in una fase di transizione”, ha detto il patron del ciclismo francese nei commenti raccolti dallaAFP. Il primo di questi dossier è quello dei Campionati del mondo di ciclismo 2027, che riuniranno tutte le discipline dell’Alta Savoia. “Sono stato molto coinvolto personalmente nella questione e ho assunto la presidenza del comitato organizzatore”, ha aggiunto Michel Callot. La stabilità è la migliore garanzia di successo. » Per convincere i club, i comitati dipartimentali e regionali, l’attuale presidente della FFC punta sul suo “solido record sportivo”.

Callot Tance Bartuccio

Mette in evidenza in particolare le nove medaglie vinte durante i Giochi Olimpici di Parigi 2024 ma anche “un numero significativo di titoli di campioni del mondo in tutte le discipline olimpiche”. Nel corso di questa intervista Michel Callot non ha mancato di lanciare una frecciata a Teodoro Bartuccio. Il presidente uscente della FFC assicura che la candidatura del suo avversario, anche se “del tutto rispettosa”, “manca un po’ di esperienza rispetto a quella che è l’animazione del bene comune in una federazione”. Riguardo al suo possibile terzo mandato, il patron del ciclismo francese afferma di voler “trasformare il banco di prova della trasformazione economica” di una federazione che considera “una bella PMI” con anche il desiderio di “preparare i dirigenti alle responsabilità federali. Tuttavia, dopo essere stato eletto con il 97% dei voti e poi rieletto con il 93%, Michel Callot deve aspettarsi tra qualche settimana un’elezione molto più serrata contro il presidente dell’associazione “La mia bici è una vita”.

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