“Mi sono ammalato dieci giorni fa. Ho avuto il Covid. Un giorno sono rimasto ko, era un piccolo punto interrogativo ma mi sono ripreso bene e sono completamente guarito”, ha detto Tadej Pogacar in conferenza stampa a Firenze, prima dell’inizio della Sabato il Tour de France. “Non è stato così grave. È stato solo un raffreddore passato abbastanza velocemente, ha spiegato. Il Covid non è più virulento come prima, soprattutto se io l’ho già avuto una volta, forse due anzi, non ricordo.”
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Il vincitore del Tour de France 2020 e 2021 si è sentito male durante un ritiro a Isola 2000. Si è “fermato un’intera giornata prima di rimettersi in sella, prima sui rulli al chiuso, poi all’aria aperta. Un altro intoppo ha interrotto la sua preparazione altrimenti “perfetta”: la morte del nonno. È andato al funerale in Slovenia.
Pogacar punta alla prima doppietta Giro-Tour dai tempi di Pantani
Secondo negli ultimi due anni dietro al danese Jonas Vingegaard, il 25enne sloveno aspira a diventare il primo corridore dopo Marco Pantani nel 1998 a completare la doppietta Giro-Tour nello stesso anno. Ha distrutto la concorrenza a maggio al Giro d’Italia, vinto con quasi dieci minuti di anticipo, mentre i suoi principali rivali, Vingegaard, Remco Evenepoel e Primoz Roglic si leccavano le ferite dopo una pesante caduta collettiva al Giro dei Paesi Baschi.
Tutti lo hanno indicato come il grande favorito del Tour, a cominciare da Evenepoel che lo ha ritenuto “imbattibile” se rimarrà “sano e salvo”. “La doppietta Giro-Tour è difficile da realizzare. È una grande sfida ma sono pronto ad accettarla”, ha detto giovedì.
Articolo originale pubblicato su RMC Sport
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