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Sanofi e Doliprane, una vendita difficile da digerire – Libération

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Per il momento, il dirigente non si oppone alla vendita della filiale dei medicinali di consumo, come Doliprane, da parte di Sanofi ad un fondo d’investimento americano. Nonostante le numerose critiche, e il rischio di perdita di posti di lavoro e di sovranità sanitaria nel lungo periodo.

Due ministri per un’operazione di servizio prevendita. Nel bel mezzo di un dibattito sulle finanze statali, l’esecutivo ha inviato il 14 ottobre il ministro dell’Economia, Antoine Armand, e il delegato all’Industria, Marc Ferracci, allo stabilimento Sanofi di Lisieux (Calvados). La loro missione? Cercando di rassicurare sulla prevista acquisizione della Opella, il ramo prodotti di consumo dell’azienda francese, da un fondo pensione americano. Nel suo portafoglio: un centinaio di farmaci come quello più consumato in Francia, Doliprane.

L’antidolorifico a base di paracetamolo, che già di tanto in tanto scarseggia nelle farmacie, sta per passare sotto la bandiera americana. Abbastanza da temere una perdita di sovranità sanitaria, la cui questione è stata tuttavia evidenziata durante la pandemia di Covid-19, attraverso battaglie tra nazioni per fornire alle proprie popolazioni prodotti sanitari. Gli Stati Uniti non hanno esitato ad accaparrarsi un ordine francese di maschere sull’asfalto di un cap

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