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Vaccini anti-Covid: gli scambi di SMS tra Ursula von der Leyen e Pfizer presto al vaglio della giustizia europea – LINFO.re

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Altrettanta attenzione attira ancora l’affare SMS tra il presidente della Commissione europea e l’amministratore delegato di Pfizer. Su richiesta del New York Times, questi messaggi potrebbero presto essere esaminati dal sistema giudiziario dell’Unione Europea.

Una battaglia legale

Infatti, dopo diversi tentativi infruttuosi di ottenere la divulgazione degli scambi di SMS tra Ursula von der Leyen et Alberto Bourla nel 2021, il New York Times ha presentato ricorso alla Corte di Giustizia dell’UE. Il 15 novembre è prevista un’udienza pubblica a Lussemburgo, dove entrambe le parti presenteranno le loro argomentazioni. Tuttavia, la sentenza non è attesa prima di diversi mesi. Il quotidiano americano ha citato una norma del 2001 che garantisce l’accesso del pubblico ai documenti delle istituzioni europee. Tuttavia, fino ad ora, questi messaggi di testo tra il presidente della Commissione europea e il capo della Pfizer sono rimasti segreti. Pfizerall’epoca principale fornitore di vaccino anti-Covid per l’UE, aveva concluso importanti accordi per conto dei 27 Stati membri.

Una mancanza di trasparenza già sottolineata

La vicenda di vaccino anti-Covid non è la prima volta nei tribunali europei. Il Tribunale dell’UE aveva già evidenziato lo scorso luglio la mancanza di chiarezza da parte della Commissione su temi delicati, come i possibili conflitti di interessi nelle discussioni tra negoziatori e laboratori farmaceutici. Il rifiuto della Commissione di rendere pubblici gli SMS era già stato descritto come “problematico“dal Mediatore europeo nel 2022. La Commissione ha risposto che i messaggi SMS erano scambi”effimera“, non archiviati, e che le loro ricerche per ritrovarli non avevano avuto successo.

Un dibattito al centro delle istituzioni europee

Trattative per l’acquisto in gruppo di vaccinieffettuato nel 2020 e nel 2021, ha consentito a Bruxelles di riservare milioni di dosi, principalmente da Pfizer/BioNTech. Sebbene siano stati approvati anche altri produttori, la maggior parte delle dosi proviene da questa partnership statunitense-tedesca.

Fonte : Tf1info.fr

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