Gli indicatori della presenza del Covid-19 hanno ripreso a salire. Il virus circola con maggiore intensità tra gli anziani, indica la sanità pubblica francese.
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La circolazione del Covid si intensifica in Francia e nel Centro-Valle della Loira. Alla fine di settembre erano 147 le persone ricoverate al pronto soccorso della regione per sospetta Covid-19. Dai test effettuati è emerso un tasso di positività del 15%.
Negli studi medici sono riprese anche le consultazioni relative al covid. Il numero di atti redatti da SOS Medici nella regione sembra relativamente basso: una ventina a metà settembre. La situazione viene però presa molto sul serio dalla Sanità pubblica francese, perché la maggior parte dei pazienti ha 65 anni e più, una popolazione a rischio, soggetta a complicazioni in caso di contrazione del virus.
In questo contesto, l’agenzia sanitaria insiste su “l’adozione sistematica di gesti barriera da parte di tutti“, in particolare sull’uso della mascherina in caso di sintomi, nei luoghi trafficati e in presenza di persone vulnerabili.
Una nuova campagna di vaccinazione contro il Covid, ma anche contro l’influenza, inizierà il 15 ottobre e si rivolgerà in particolare ai francesi di 65 anni e più e alle persone a rischio di malattie gravi.
Se i vaccini perdono nel tempo efficacia contro le infezioni, restano molto protettivi contro le forme gravi, insistono le autorità sanitarie.
Se, dal maggio 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità non considera più la pandemia un’emergenza sanitaria globale, ricorda puntualmente che SARS-CoV-2”continua a circolare ed evolversi“.
Nel corso del tempo e delle ondate, l’impatto del covid sui ricoveri e sui decessi è notevolmente diminuito grazie all’elevato livello di immunità acquisito attraverso vaccinazioni e/o infezioni.
Ma non è zero, e resta il rischio di una variante più pericolosa.
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