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Chi è Herbert Kickl, il leader di estrema destra che ne è uscito vincitore?

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È un terremoto politico in Austria. Domenica 29 settembre il Partito della Libertà austriaco (FPÖ) è arrivato primo alle elezioni legislative, ottenendo il 28,8% dei voti. Una vittoria portata da Herbert Kickl, figura dell’estrema destra disinibita, e salutata da Marine Le Pen sul social network X.

Il suo discorso che mescola anti-vax, cospirazionismo e anti-immigrazione piace, ma potrebbe impedirgli di accedere alla cancelleria, per mancanza di coalizione. Ecco cosa devi sapere sul nuovo uomo forte austriaco.

Un uomo che ha sempre saputo usare le parole

Sebbene sia rimasto nell’ombra per quasi tutta la sua carriera politica, Herbert Kickl, 55 anni, è sempre stato un uomo di parole. All’inizio del millennio ha scritto i discorsi di Jörg Haider, una figura della destra conservatrice austriaca e dell’FPÖ.

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Quando il partito si sciolse nel 2005, Herbert Kickl rimase nell’ala più conservatrice. Ha scritto slogan elettorali estremi, ad esempio nel 2010: “Sangue viennese, troppe cose straniere non fanno bene a nessuno. »

Sta cavalcando l’onda anti-vax e islamofobica per farsi conoscere

Licenziato dal suo incarico di ministro degli Interni nel 2019 in seguito allo scandalo di Ibiza, che causò le dimissioni del vicecancelliere Heinz-Christian Strache, Herbert Kickl sta principalmente costruendo la sua immagine mediatica durante la pandemia di Covid-19.

Diventa quindi l’immagine dell’opposizione alle misure governative come l’obbligo di indossare mascherine e vaccinazioni, e promuove la sverminazione come rimedio contro il virus, mentre la sua efficacia contro il Covid-19 non è mai stata dimostrata.

Il “Cancelliere del popolo”

Dall’inizio della guerra in Ucraina, Herbert Kickl ha mantenuto i rapporti storici del suo partito con il potere russo, attribuendo ad esempio la responsabilità dell’invasione russa dell’Ucraina alla NATO e opponendosi alle sanzioni della NATO. Unione Europea.

Allo stesso tempo, ha sviluppato il suo intervento sul tema dell’immigrazione, sposando le posizioni dell’estrema destra europea, ritenendo che l’Islam non abbia posto e facendo campagna per la “remigrazione” degli stranieri. Arrivò addirittura a chiamarsi Volkskanzler (“cancelliere del popolo”), soprannome indossato all’epoca da Adolf Hitler.

Una linea estrema ed estremamente disinibita che gli permetterà di guadagnare popolarità, prendere la guida dell’FPÖ nel giugno 2021 e portare il suo partito alle porte del potere.

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