Qual è il tasso di incidenza per regione all’inizio dell’autunno?

Qual è il tasso di incidenza per regione all’inizio dell’autunno?
Qual è il tasso di incidenza per regione all’inizio dell’autunno?
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HADopo le Olimpiadi e le Paralimpiadi di quest’estate, il Tour de France e l’inizio dell’anno scolastico, i nasi cominciano a tapparsi e sentiamo la gente tossire sui mezzi pubblici.

Oltre ai cambiamenti di temperatura e di stagione, ci sono i numeri che non mentono: nella Francia metropolitana, dal 9 al 15 settembre 2024, il tasso di incidenza dei casi di infezione respiratoria acuta (IRA) riscontrati nelle visite di medicina generale è stato stimato in 146 casi ogni 100.000 abitanti. Ricordiamo che un tasso di incidenza di 50 segna una prima soglia di allerta. A 150 casi, raggiungiamo la “soglia di allerta rafforzata”.

Le infezioni respiratorie acute (ARI) sono causate da diversi virus respiratori, come il Covid-19, i virus dell’influenza e altri virus respiratori (RSV, rinovirus o metapneumovirus).

In aumento nelle ultime settimane

Secondo la rete di ricerca e monitoraggio Sentinelles, che monitora gli indicatori di infezione, il tasso di incidenza del Covid-19 è rimasto abbastanza stabile nelle ultime settimane, dopo un aumento dei casi a giugno, ma nelle ultime settimane si è registrato un aumento nella maggior parte delle regioni.

La Sanità Pubblica Francese conferma l’aumento degli indicatori sindromici in città, in particolare tra gli under 65: “Per quanto riguarda le acque reflue, l’aumento del rilevamento del SARS-CoV-2 è continuato per la terza settimana consecutiva”.

Il tasso di incidenza è più alto in Bretagna (271) e Nuova Aquitania (186) per ARI. È più basso in Normandia (55), Borgogna-Franca Contea (101) e Provenza-Alpi-Costa Azzurra (101).

In Hauts-de-France, il tasso di incidenza è 143 ogni 100.000 abitantiDal 17 al 23 giugno 2024, era 100. Un anno fa, dal 9 al 15 settembre 2023, era 57,19 nel Pas-de-Calais e 49,48 nel Nord.

Si ricorda che qualsiasi assicurato può chiedere di beneficiare di un esame di screening o di un test, senza prescrizione medica preventiva, indica il Servizio Pubblico.

Il test antigenico, il cui prezzo varia in farmacia, è ora coperto al 70% dall’assicurazione sanitaria e al 30% dalla mutua del paziente. Chi non ha una mutua deve quindi pagare il costo rimanente.

Le regole sono le stesse per i test PCR effettuati in laboratorio. Per un test RT-PCR, effettuato su tampone nasofaringeo da laboratori di biologia medica, la tariffa di riferimento è di 41,19 euro.

Il prezzo di vendita di un autotest non può superare i 3,25 euro.

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