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“Vittima della mia stupidità”, questa terribile confessione a posteriori

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Di Jason Mathurin – Pubblicato il 17 gennaio 2025 alle 17:30

Gisèle Pelicot è vittima di abusi perpetuati dal marito e da una cinquantina di sconosciuti. Dopo la sentenza è arrivato il momento delle confessioni…

Il processo di Mazan ha suscitato scalpore nei media. E per una buona ragione, la vicenda ha allertato fortemente l’opinione pubblica. Promuovendo un tema caldo, Gisèle Pelicot apre la strada a molte vittime che non osano parlare. Abusata dal marito, Dominique Pelicot e da più di cinquanta uomini, la settantenne ha affrontato i suoi aggressori in tribunale. La maggior parte di loro è stata giudicata colpevole e sta prestando servizio pene da 3 a 20 anni di reclusionecompreso suo marito. Uno di loro in realtà ha avuto parole molto confuse nei suoi confronti.

Gisèle Pelicot mette fine alla sua colpa

È stato nel 2018 che Nicolas François, giornalista 42enne, ha deciso di dare un’occhiata a Coco, con l’obiettivo di trovarvi un partner. Voleva, apprendiamo dalle colonne di Libération,
“prova altre cose”. E questa curiosità lo porterà a contattare Dominique, marito di Gisèle Pelicot.
“Leggermente bisessuale” secondo lui poi vorrebbe avere una relazione con la settantenne, la quale smentisce totalmente di aver voluto agire con lui. Giunto a casa di quest’ultimo, scopre Gisèle Pelicot, esibita per cosiddette inclinazioni esibizioniste, addormentata nel letto coniugale.

Quando l’imputato minimizza i fatti

“A volte prende farmaci per dormire”assicura Dominique Pelicot, per non far voltare quest’ultimo. Spera quindi di poterlo vedere abusare di sua moglie. Nicolas obbedirà, ma assicura di averlo fatto “respirare” rapporto “Non potrei mai avere un rapporto completo con una persona che rimane inerte”dice. [Gisèle Pelicot] è una vittima della mia stupidità, della mia mancanza di discernimento”. Per finire, dai sequestri emergerà che il giornalista aveva immagini di pornografia infantile su chiavette USB oltre che sul suo computer. Ma anche foto scatofile e zoofile. “Nego di aver posseduto e ancor più di essere attratto dai bambini”proclama forte e chiaro.

Gisèle Pelicot: dopo anni di vagabondaggio, cade la scure

Nicolas François è stato quindi processato nel processo per stupro di Mazan. A differenza di altri, è venuto solo una volta, nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 2018. La pena richiesta era di 14 anni, ma il verdetto prevede 8 anni di reclusione. Apprendiamo inoltre che il tribunale ha disposto nei suoi confronti un provvedimento socio-giudiziario della durata di 5 anni. Dovrebbe scontare 3 anni anche in caso di inadempienza. Inoltre, viste le immagini rinvenute sui suoi dispositivi, perde il diritto di esercitare un’attività professionale o anche di volontariato a contatto con minori. Da parte sua, Anche Caroline Darian, figlia di Gisèle Pelicot, pensa di essere stata una vittima di suo padre. “Dovrebbe morire in prigione, è un uomo pericoloso”ha detto alla BBC.

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