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Kim Yaroshevskaya non c’è più | Dovere

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Per alcuni resterà per sempre la bambola Fanfreluche che intrecciava allegramente le favole della nostra infanzia. Per altri, la dolce Nonna di Pass-Partout che era ansioso di raccontare grandi storie. Nato a Mosca il 1È Ottobre 1923, l’attrice, autrice e sceneggiatrice Kim Yaroshevskaya morì domenica all’età di 101 anni in seguito a una caduta avvenuta poche settimane fa, è stato confermato Dovere con i familiari più stretti. Ci viene detto che prima di questo evento era in ottima forma.

Figlia di intellettuali rivoluzionari, la bambina, che sognava di avere una bambola, portava, come molti bambini dell’epoca, il nome Kim, che era l’acronimo di Gioventù Comunista Internazionale. All’età di 7 anni rimase orfana quando i suoi genitori furono eliminati da Stalin. Accolta dalla nonna, che vive in povertà, la piccola Kim lascia la Russia all’età di 10 anni per vivere con una zia a Montreal. Non essendo cattolica, fu mandata in una scuola inglese. Ha imparato il francese durante i suoi studi alle Beaux-Arts.

Et Kim créa Fanfreluche

Appassionata di fiabe fin dalla prima infanzia, in particolare di quelle di Pushkin, Kim Yaroshevskaya creò il personaggio della bambola Fanfreluche durante un’improvvisazione all’Ordre de bon temps, movimento culturale laico fondato da Roger Varin nel 1956. Da questa improvvisazione nacquero i clown Fafouin (Guy Messier) e il pirata Maboule (Jacques Létourneau), che saranno, insieme a Fanfreluche, i protagonisti di Fafouin (1954-1955) e La scatola delle sorprese (1956-1966), spettacolo per bambini condotto da Pierre Thériault.

Dopo qualche esitazione, ha accettato di prolungare l’avventura televisiva del suo personaggio Fanfreluche (1968-1971), di cui ha scritto tutti gli episodi. Dal 1977 al 1987 è diventata nonna Pass-Partout. Che indossi i riccioli castani di Fanfreluche o lo chignon grigio di Grand-Mère, l’attrice dagli occhi scintillanti non ha eguali quando si tratta di affascinare i bambini con le sue favole che racconta con il suo accento dolce e la sua voce flautata.

Grandi ruoli nel cinema

Vincitrice dell’Ordine del Canada (1991) e della Mérite du français (2003), Kim Yaroshevskaya ha spesso interpretato gli immigrati sia sul grande che sul piccolo schermo. Nel 1986, Paule Baillargeon gli offre il suo miglior ruolo cinematografico in Soniadove interpreta, accanto a Lothaire Bluteau, una signora affetta dal morbo di Alzheimer. Lo troviamo anche presso Léa Pool in La donna dell’albergo (1984), Anna Trister (1986), A capofitto (1988) et Il sesso delle stelle (1993). In Cuervo (1990), un film per la TV di Carlos Ferrand, interpreta due gemelli che vivono in universi diametralmente opposti.

In televisione recita Ent’Cadieux (1993-1999) et Tribu.com (2001-2003), per il quale è stata nominata ai Gémeaux nella categoria migliore attrice non protagonista per una serie o un programma drammatico nel 2002. La vedremo un’ultima volta in Cuore pulsantecortometraggio di ZhiMin Hu, dove interpreta una donna che soffre di solitudine.

Una donna di teatro

Oltre alla carriera di attrice, Kim Yaroshevskaya intraprenderà la carriera di autrice. Nel 1998 ha pubblicato La piccola Kim (Boréal), un racconto autobiografico illustrato da Luc Melanson, dove una ragazzina russa che desidera una bambola riceve una pistola dai suoi genitori affinché possa diventare forte e coraggiosa. Pubblicato nel 2012 Racconti di umorismo e saggezza (Rebel Planet), destinato agli adulti e non ai bambini.

Sebbene la televisione e il cinema la coccolassero, l’attrice amava soprattutto il palcoscenico. A Stratford, negli anni ’70 e ’80, ha interpretato Shakespeare; nei maggiori teatri di Montreal ha interpretato Tennessee Williams, Ionesco, Chekhov, Lorca, Pirandello, Camus, Robert Gurik e Réjean Ducharme.

“Perché anche se la gente mi parla prima di quello che ho fatto in televisione, è stato in teatro che ho vissuto i momenti migliori della mia carriera”, confidava a Michel Bélair sulle nostre pagine nel gennaio 2012, mentre si preparava a recitare in Vigile (O Il guardiano), di Morris Panych, con Éric Bernier, in una produzione di Martin Faucher, al Rideau vert. Il 30 maggio 2017, la signora Yaroshevskaya è diventata Compagna dell’Ordine delle e delle Lettere del Quebec. Un onore assolutamente meritato per questa grande signora che ha conquistato generazioni di bambini, grandi e piccini.

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