Il sindaco di Cannes, figura in ascesa tra i repubblicani, parla a lungo, su Le Point, del suo rapporto con il Dio cristiano. Difende un’esegesi liberale delle parabole del Vangelo.
Parli di Dio quando sei un politico? “Cerco di rimanere modesto nell’esprimere queste domande”confida David Lisnard nel preambolo… di una lunghissima intervista pubblicata questa domenica in Il punto e in cui il sindaco (LR) di Cannes e presidente dell’Associazione dei sindaci di Francia ritorna dettagliatamente sulla sua vita spirituale. Il che sembra essere piuttosto tortuoso: “Il mio rapporto con la religione ha avuto i suoi alti e bassi”aggiunge, delineando i contorni del suo ritorno alla religione, che avrà conseguenze anche sulle sue convinzioni politiche, perché David Lisnard dice di essere oggi contrario ad una legge che autorizzi l’eutanasia.
David Lisnard espone al giornalista Jérôme Cordelier le sue infedeltà giovanili alla fede cristiana nella quale è cresciuto, credendo che “chi ha il mandato dei cittadini non deve schivare e nascondere chi è”pur sostenendo di avanzare con “tante precauzioni” su questo terreno.
Il sindaco di Cannes “ha ricevuto un’educazione religiosa cattolica” : “Mia madre va regolarmente a messa, senza essere ‘maledizione’”ha detto. Sebbene fosse solo uno studente della scuola pubblica e secolare, ricevette comunque tutti i sacramenti dell’iniziazione cristiana durante la sua infanzia: battesimo, comunione, cresima… ma da adolescente non era poi proprio un chierichetto: “Al momento, continua David Lisnard, Ero più attratto dal punk, dal rock e dalle ragazze. Ero più interessato al seno delle donne che ai santi canonizzati”.
Oggi è diverso: il sindaco di Cannes va a messa e prega regolarmente. E cita volentieri Giovanni Paolo II che lanciò il suo celebre “Francia, sei fedele alle promesse del tuo battesimo?”pur insistendo sul fatto che non lo è “non esclusivo nella trascendenza” auto “Esiste anche la trascendenza repubblicana”. Secondo David Lisnard, e con tutto il rispetto “ai mangiatori di preti”, “l’universalismo repubblicano che deve unirci tutti è in linea con le parole di Gesù”.
Per David Lisnard, Gesù era liberale
Al giornalista che chiede se l’insegnamento di Cristo non sia di sinistra, risponde David Lisnard “provocare” che Gesù era un liberale. E interpreta alla luce di questa esegesi alcune parabole dei vangeli: «Il testo sul Buon Samaritano sottolinea il volontariarismo individuale. La parabola dei talenti sostiene l’investimento e il rischio. Proprio come quello degli operai della 11e ora, in cui vediamo un proprietario terriero che paga i suoi lavoratori con un approccio contrattuale. È un approccio liberale, non è vero?”. Vangeli che leggeva “due volte, da bambino, poi più recentemente, nonché gli Atti degli Apostoli”. E l’Apocalisse di San Giovanni. E gli scritti di sant’Agostino, da cui prende in prestito il suo motto personale: “Avanza nel tuo cammino, perché esiste solo attraverso il tuo cammino. » E Bernanos, Pierre Manent recentemente su Pascal…
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David Lisnard dice che cerca ancora l’interiorità il più presto possibile, per trovare lì il suo Creatore: “Posso trovare Dio in una foresta, in montagna, mentre cammino in riva al mare, nella bellezza di un’opera di Mozart, i cui arrangiamenti vanno oltre la condizione umana, come in un pezzo dei Clash.”
Confrontato di recente “a questa situazione di fine vita sconvolgente e molto dolorosa da diversi mesi”si dichiara infine il sindaco di Cannes “non favorevole” ad una legge sul fine vita, temendo a “grande cambiamento antropologico” e segnalando gli eccessi di alcuni paesi esteri (Belgio, Svizzera, Canada, ecc.).
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