In onda questa domenica 12 gennaio 2025 alle 21:05 su Arte, l’affascinante documentario Sharon Stone, l’istinto di sopravvivenza dipinge il ritratto di un’attrice di talento, ma anche di una donna molto intelligente e coraggiosa viste le prove vissute. In particolare, è tornata con forza all’incesto di cui era stata vittima da bambina “suo nonno pedofilo”.
Cosa sappiamo di Sharon Stone, icona della settima arte, al di là dell’immagine che l’industria le ha subito appiccicato addosso? Non così tanto, dopotutto. Questo è il punto centrale del superbo documentario L’istinto di sopravvivenzadedicato all’artista (e trasmesso su Arte questa domenica 12 gennaio 2025 alle 21:05 su Arte). Ricco di interviste d’archivio con l’attrice, il programma ritorna innanzitutto alle sue origini. Una giovane ragazza che arriva dalla campagna per realizzare il sogno di una vita: diventare un’attrice. Una giovane ragazza introversa che si è scontrata molto presto con gli eccessi di un sistema che la vedeva solo attraverso il prisma del suo fisico molto attraente. Ben prima dell’era #Metoo, Sharon Stone divenne immediatamente una star del culto Istinto di basene ha purtroppo viste di tutti i colori sui set cinematografici. Il documentario dipinge un ritratto toccante e intimo dell’artista, ma ritorna anche sui traumi di cui ha parlato nella sua autobiografia.
“#Metoo doveva esistere per poter considerare di raccontare la nostra orribile verità”ha confidato Sharon Stone
Nell’aprile 2021, Sharon Stone ha pubblicato La bellezza di vivere due volte. Fa poi terribili confessioni sulla sua infanzia, durante la quale non solo è stata picchiata dai suoi genitori, ma vittima, insieme alla sorella minore Kelly, dell’incesto da parte del nonno. Il documentario si concentra in particolare su questo lato oscuro della sua giovinezza a cui è tornata pubblicamente nello stesso periodo Domenica della super anima d’Oprah Winfrey. “Mio nonno era un pedofilo. E picchiava mia nonna quasi ogni giorno. Lei ha preso così tanti colpi da lui che non solo non ci ha protetto, ma glielo ha lasciato fare quando ha abusato di me.”ha confidato in questa intervista d’archivio trasmessa dal documentario. “Sopravvissuto all’incesto”come poi ci ricorda la conduttrice, poi spiega “aver partecipato a incontri di vittime di incesto”. In un estratto di uno scambio con la cantautrice cubano-americana Gloria Estefan per i media Libri e libri per la pubblicazione delle sue memorie, Sharon Stone va ancora oltre collegando la sua consapevolezza a un recente sconvolgimento sociale: “Il mondo doveva cambiare, affinché #Metoo esistesse per poter considerare di raccontare la nostra orribile verità”.
Finestra sul crimine, Nastro, Morto o vivo : la triste risonanza dell’infanzia di Sharon Stone nella sua filmografia
Il documentario illustra poi come queste rivelazioni molto personali riecheggiano tristemente la sua filmografia. Prima c’è Finestra sul criminedove il suo personaggio ricorda di aver subito abusi da parte del patrigno quando era bambina. Nastro poi, dove Sharon Stone, alias Carly Norris, “affronta direttamente l’aggressore e la sua preda”. Infine, dentro Morto o vivospara nelle parti intime ad un pedofilo e poi lo uccide. Senza avere la certezza che questa terribile infanzia abbia guidato la sua scelta dei ruoli, l’attrice ha invece capito dopo anni di terapia quanto questo trauma avesse influito sulla sua vita. “Mi ci è voluto ancora più tempo per poter parlare di altre cose accadute perché sono rimasta in silenzio e mi sono lasciata manipolare. Perché quando sei vittima di un’aggressione, gli altri violentatori lo sentono”ha spiegato. Nella misoginia endemica di Hollywood, è affascinante vedere come Sharon Stone non si sia mai lasciata calpestare, lottando durante tutta la sua carriera per combattere i cliché e affermarsi come attrice talentuosa e donna libera.
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