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Perché Philippe Katerine non ha più diritto né ai salumi né ai formaggi

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Anche se mostra volentieri l’immagine del “bon vivant”, Philippe Katerine non ha più il tempo di mangiare certi cibi ricchi e deliziosi. Al microfono di Mouloud Achour questo martedì 7 gennaio nello spettacolo Clique (Fonte1)il cantante di “La Banana” e “Nu” ha detto di aver fatto molta strada e di aver faticato a scrivere il suo ultimo album, “Zouzou”, uscito l’8 novembre.

“Sono quasi morto”

“Quando ho iniziato questo album, Stavo rimuginando e ho scritto canzoni deprimenti, ho dovuto operarmi d’urgenza, sono quasi morto“, ha detto il cantante 56enne. “Una settimana dopo [l’écriture de la chanson ‘Chez Philou’]Ero sul tavolo da biliardo, perché avevo i calcoli renali. In effetti, il mio sangue era completamente infetto, quindi stavo andando nel grande paese dei bianchi ehcompletamente”, ha continuato Philippe Katerine, che aveva già raccontato di aver subito un intervento a cuore aperto all’età di 8 anni.

Il cantante precisa, con l’umorismo e la derisione che conosciamo da lui, che per fare i calcoli non è necessario essere bravi in ​​matematica, basta mangiare troppo sale e troppo zucchero in dosi elevate. E l’artista precisa di averlo già avuto in passato, a 18 anni.

Restrizioni dietetiche ricevute con filosofia

Per fortuna, anche questa volta, il cantante è scappato: “Non devi restare lì, perché il mio sangue è completamente infetto. Successivamente, hanno inserito una sonda per ripulire il tutto.”, ha chiarito. Sfortunatamente, questo problema di salute ha richiesto cambiamenti significativi nella dieta di Philippe Katerine: “Meno salemeno di tutto, diremo le cose onestamente”, lamenta il cantante. E aggiunge, con una punta di tristezza: “Niente salumi, è finita. Formaggio, per il mio Philippe? Finito”.

Sembra però che l’artista abbia preso la questione con filosofia, come al solito, ritenendo che “è come ogni cosa, ci adattiamo e ci rendiamo conto che ci sono molti vantaggi rispetto agli svantaggi”.

Altri consigli dietetici in caso di calcoli renali

In una cartella clinica dedicata (fonte 2), l’Associazione francese di urologia (AFU) consiglia soprattutto alle persone soggette a calcoli urinari o renali di bere acqua e bevande analcoliche regolarmente e in quantità sufficiente, per raggiungere un volume di urina di 2 litri al giorno.

Per quanto riguarda la dieta consigliata, “non è una dieta, ma un adeguamento delle proprie abitudini alimentari”, assicura l’AFU, precisando semplicemente che “IL eccesso di calcio, sale, zucchero, proteine ​​animali, ossalato e acido urico favorire la formazione di calcoli”. Ecco perché salumi e formaggi vanno consumati con molta moderazione. Si consiglia inoltre di limitare il consumo di sale, il che significa anche non aggiungerlo a tavola.

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