Il 31 marzo un terremoto sconvolse la vita di Maïwenn.
Jean-Yves Le Furpadre di suo figlio Diego, morì all'età di 59 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro al pancreas. “Questo cancro è quasi quattro volte più mortale degli incidenti stradali”spiega la sua ex compagna sulle colonne di Madame
Figaro.
Se siamo soliti associarlo all’età che avanza, questo
malattia “molto aggressivo, invisibile e insidioso” purtroppo rimane relativamente poco conosciuto, nonostante esso “riguarda tutti”. “È quindi fondamentale consigliare alle persone che soffrono di diabete recente e accusano mal di stomaco o che hanno problemi digestivi ricorrenti di consultare rapidamente un medico”avvisa l'attrice e regista.
Maïwenn: cosa significava il suo ruolo di badante del suo partner?
Maiwenn ha accompagnato Jean-Yves Le Fur fino all'ultimo momento. “Durante la malattia di mio marito durato 15 mesi, Avevo due facce : colui che cercava di farlo ridere, di renderlo ottimista, Ero una spalla per lui e mi sono detto che doveva morire, i suoi ultimi istanti dovevano essere magici”spiega il regista.
Lei continua: «Quando si accompagna un malato, tutto il resto è insignificante: gli umori, le preoccupazioni, perfino la propria salute non esistono più. Niente è più grave della salute del malato. La mia priorità era che lui riuscisse a superare tutto questoe io gli stavo sempre dietro, anche un po' troppo secondo lui a volte…”. Una situazione “estremamente difficile da gestire per l'accompagnatore” per i quali l'isolamento a volte è
“vitale”.
Maïwenn: “La malattia ti fa fuggire”
Jean-Yves Le Fur non ha sofferto di isolamento durante la sua malattia. “Lo era incredibilmente circondato, sostenuto e amato“conferma il direttore dell'
Politiche nella stessa intervista, precisando che il suo compagno non aveva, però, “voglio uscire”. Entrambi trascorrevano quindi molto tempo a casa “abbracciati sul divano guardando film polizieschi”.
“La malattia spaventadiverse persone, incrociate per caso, mi hanno detto di no
non ho osato scrivermi quando è morto mio marito“deplora il
sorella di Isild Le Besco. Sette mesi dopo la scomparsa dell'imprenditore, continua la sua lotta lavorando per organizzare una serata annuale di beneficenza per raccogliere fondi da destinare alla ricerca.