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“Sono stanco di tutto questo”, Pierre Ménès sporge denuncia contro Marie Portolano

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Dal 2021, la strada brucia tra Marie Portolano e Pierre Ménès. A quel tempo, mentre erano colleghi di Canal Plus, il giornalista Marie Portolano pubblica un documentario dal titolo Non sono una troia in cui descrive le violenze sessuali di cui è stata vittima durante la sua carriera, e in particolare dal consulente calcistico del Canal Football Club, Pierre Ménès.

La giovane donna spiega che la sua amica le ha alzato la gonna prima di toccarle le natiche. Fatti presumibilmente avvenuti sul set di CFC. Ma la vicenda prende un’altra piega da quando Marie Portolano racconta tutto questo in un libro dal titolo Sono la donna sul setuscito lo scorso marzo. Questo 3 dicembre, Le Parisien rivela che Pierre Ménès ha sporto denuncia per diffamazione.

Pierre Ménès attacca Marie Portolano

Anche Pierre Ménès ha presentato denuncia contro l’editore di Marie Portolano. Quest’ultimo sostiene che la sua ex collega parli di lui nei suoi scritti, senza mai menzionarne il nome. La denuncia risale all’11 giugno scorso a Parigi, per pubblica diffamazione, rivela il quotidiano. Il reclamo è stato ritenuto ammissibile dal giudice, Pierre Ménès ha quindi depositato una “costituzione di parte civile“il 21 ottobre in vista dell’apertura di un’indagine.

Testimonia a Le Parisien la sua situazione, da quando ha lasciato Canal Plus nell’estate del 2021, poche settimane dopo che tutto questo era emerso pubblicamente. “Ho perso tutto con questa storia. Sono passati tre anni da quando il mio telefono ha smesso di squillare. Lì ho lasciato il mio onore, il mio lavoro, la mia salute. Non vedo cosa voglia di più Marie Portolano. Ha bisogno di lasciarmi in pace adesso. Sono stanco di tutto questo.“ha detto.

La storia di Marie Portolano

Due passaggi del libro di Marie Portolano hanno spinto Pierre Ménès a sporgere denuncia. Uno di questi è il seguente. Il giornalista aveva”il diritto di cucinare“.”Oltre all’umiliazione, si permetteva di fare quello che voleva alle donne intorno a lui. Toccare chi voleva dove voleva, con il consenso non degli interessati ovviamente, ma di chi avrebbe potuto facilmente fermarlo, i suoi superiori gerarchici ad esempio, sono sempre testimoni di queste azioni” scrive l’ex conduttrice di Miglior Pasticcere e di Telematina.

Il sindaco Nicolas Rebbot, avvocato di Pierre Ménès, contesta: “Il mio cliente ha potuto comportarsi come un prepotente, come un chiacchierone, cosa che al giorno d’oggi non è più possibile, e questa è una fortuna. Ma non credo che abbia oltrepassato il limite al punto da essere definito un predatore, e denuncia”commenti inaccettabili e gravemente diffamatori

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