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Sharon Stone denuncia il sessismo subito durante la sua carriera da “uomini di minore intelligenza”

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Nel corso di un botta e risposta al Torino Festival, riportato da Deadline, Sharon Stone ha dato un bilancio non sempre positivo della sua lunga carriera cinematografica. Attrice iconica, nota in particolare per il suo ruolo cult nel film “Basic Instinct”, è stata anche produttrice e regista.

L’attrice avrebbe voluto poter ricoprire questo ruolo più spesso. Ma secondo lei il sessismo che regna a Hollywood è stato un vero ostacolo.

Durante questa discussione, l’attrice ha dichiarato francamente: “Dopo aver prodotto “Dead or Alive”, sono tornata in studio, ho chiesto 14 milioni di dollari per un film. Avevo la sceneggiatura, “avevo la musica, avevo tutto”. . L’ho lanciato ovunque”, spiega. Senza successo, purtroppo. “Mi è stato detto che era il miglior progetto mai sentito, ma mi è stato detto di no.”.

E chiarire: «In realtà, come donna, negli anni ’90 e nei primi anni 2000, la resistenza al lavoro delle donne, al mio lavoro, è stata così grande che non sono riuscita a mettermi di nuovo dietro la macchina da presa. È un peccato, ma sento come se la mia intelligenza fosse sprecata cercando di convincere capi di studio meno intelligenti di me a lasciarmi dirigere film.”

Sharon Stone si è quindi dovuta accontentare per molto tempo di produrre, invece che di dirigere attori e attrici: “Ero molto brava a produrre. Sento solo che la resistenza al potere delle donne, la resistenza al mio potere, era molto grande e la la resistenza a permettere che la mia intelligenza fosse utile è stata enorme e da parte di persone di minore intelligenza.”

Non è la prima volta che Sharon Stone denuncia le difficoltà incontrate nel corso della sua carriera, a causa del grossolano sessismo che regna a Hollywood. Negli anni ’90, cercò in particolare di vendere un film incentrato su Barbie, ben prima del lungometraggio di successo di Greta Gerwig.

Lo ha condiviso la star di “Basic Instinct” in un commento al post Instagram di America Ferrera, spiegando: “Mi hanno preso in giro quando ho proposto l’idea di un film su Barbie negli anni ’90, nonostante il sostegno della Mattel”.

“È incredibile vedere come si sono evolute le cose da allora”, ha detto, prima di aggiungere: “Grazie ragazze per il vostro coraggio e la vostra resistenza”.

Nel maggio 2023, durante l’evento Raising Our Voices, organizzato dall’Hollywood Reporter, Sharon Stone ha parlato dell’impatto del suo ictus nel 2001, che secondo lei ha posto fine bruscamente alla sua fiorente carriera. “Sono guarito per sette anni e da allora non ho più avuto un lavoro. Quando è successo, non volevo dirlo a nessuno, perché sai che se hai qualcosa che non va, sei fuori. A me qualcosa è andato storto. Non l’ho fatto.” non ho più un lavoro.”

Tuttavia, secondo l’attrice e produttrice, si tratta di un vero problema di diversità, poiché denuncia la mancanza di spazio per le persone con disabilità a Hollywood: “La diversità può significare diverse cose. Può essere una ferita, il colore della pelle. La diversità può significare difendere te stesso. Se sei una persona diversa, devi pretendere un lavoro”, disse all’epoca.

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