Il resto dopo l’annuncio
Nel settembre del 2023, Charlotte Gainsbourg realizza il progetto della sua vita: quello di aprire al pubblico la casa di suo padre a Parigi, situata al 5 bis di rue de Verneuil. Più di 30 anni dopo la sua morte, il posto era rimasto quasi com’era e Charlotte Gainsbourg accettò di condividere gli ultimi segreti che aveva con suo padre con i tanti fan che aveva alle spalle.
L’impresa è un successo. Impossibile ottenere un biglietto per diverse settimane. La visita alla casa abbinata a quella del museo situato proprio di fronte è fitta da tempo: “Ogni quattro mesi la biglietteria apre e i posti sono subito esauriti. Non ci sono biglietti disponibili fino alla fine di marzo 2025. E nessuno si è lamentato del fatto che il prezzo è aumentato da 25 a 29 euro a marzo, sei mesi dopo l’apertura.” lo ha spiegato Le Figaro qualche giorno fa, rivelandolo “Il locale fa 4 milioni di fatturato, paga le spese quotidianamente ed è redditizio.“
Ciò che Le Figaro ha anche imparato è che Charlotte Gainsbourg non è l’unica dei figli di Serge Gainsbourg a raccogliere i profitti. “Secondo le nostre informazioni, [les trois autres enfants du chanteur] ricevere il 10% dei profitti derivanti dalla gestione della casa in rue de Verneuil. Considerato il successo fenomenale di questo luogo vicino al Museo d’Orsay, la somma non è trascurabile“Il problema? La guerra legale tra Charlotte Gainsbourg e il suo compagno Dominique Dutreix.
La casa Gainsbourg piena di debiti, Charlotte Gainsbourg in tribunale
Qualche mese fa, abbiamo appreso che, nonostante le incessanti visite alla casa Gainsbourg, i conti dell’establishment erano diventati rossi. E questo a causa del socio di Charlotte Gainsbourg, un promotore immobiliare di nome Dominique Dutreix. Anche se avrebbe dovuto fornire i fondi necessari per il lancio della casa Gainsbourg (che gli sarebbero stati successivamente rimborsati secondo un accordo scritto), non mantenne la sua promessa.
Da allora c’è stata una rissa legale tra Charlotte Gainsbourg e Dominique Dutreix. A metà novembre, durante un processo al tribunale di Parigi, quest’ultimo si difese, sempre con l’accusa Figaro : “Senza di me la casa museo non avrebbe mai visto la luce. E se la società viene liquidata sono garante di 2,5 milioni. Ho speso 400.000 euro per restaurare la casa di suo padre. Ho fatto ristrutturare la facciata, ho messo una nuova moquette, l’ho fatta ridipingere, ho costruito un tetto di vetro sopra il passaggio verso la cucina… In cambio, Charlotte Gainsbourg non avrebbe ricevuto l’affitto per la casa di suo padre per tre anni. Evidentemente ha cambiato idea visto che chiede 20.000 euro. Inoltre, ha nominato suo figlio condirettore con uno stipendio confortevoleSpetta ora ai tribunali decidere. La decisione sarà resa il 19 dicembre.
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