Nella prima parte delle sue memorie pubblicate il 19 novembre, la cantante Cher torna al suo primo incontro con l’artista surrealista Salvador Dalí. Una visita alla sua camera d’albergo a New York che probabilmente non dimenticherà mai.
A 78 anni, la cantante Cher ha pubblicato la prima parte delle sue memorie. L’occasione per ritornare alla moltitudine di aneddoti più o meno sorprendenti di cui è interprete Credere vissuto tutta la sua vita. E tra questi, quello del suo incontro del tutto surreale con il pittore spagnolo Salvador Dalí.
Durante un soggiorno al St. Regis Hotel di New York, la cantante e suo marito, l’allora marito, Sonny Bono, incontrarono il pittore e sua moglie Gala. Dopo essersi accordati, la coppia li invita a trascorrere una serata nella loro suite. Un’esperienza che Cher descrive come “entrare in un brutto film di Fellini”.
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In effetti, secondo le sue parole, tutti i presenti a quella serata “erano belli o strani e sembravano assolutamente fatti”, scrisse nelle sue memorie. Una prima impressione che tuttavia non le impedì di rispondere favorevolmente a un invito a cena del pittore per la sera successiva.
“Dentro urlavo”
Ma quando il giorno dopo arriva nello studio del pittore, la cantante si rende conto che sta entrando in un’orgia. Ricorda di essere arrivata in una “grande stanza dove le persone sono nude o in vari stati di nudità”. “Una ragazza senza reggiseno è uscita con una camicetta trasparente”, identica al cellophane secondo lei.
Mentre cerca di apparire indifferente alla scena già surreale, si imbatte in un “magnifico pesce di gomma dipinto”. Anche se aveva subito pensato ad un giocattolo per bambini, il pittore le confermò che in realtà si trattava di un sex toy vibrante. Un giocattolo che ha subito lasciato cadere. “Dentro urlavo”, ha scritto, precisando di aver mantenuto la compostezza lo stesso giorno. Un incontro che non dimenticherà mai.
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