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Pharrell Williams racconta a Morgan Neville della sua vita frenetica in un film biografico sui Lego piuttosto divertente.
CINEMA – Pharrell Williams non vuole mai essere come tutti gli altri. I film biografici dei cantanti si sono moltiplicati nel 2024, da Bob Marley: Un amore ha Signor Aznavour di passaggio Ritorno a Nero, ma non si tratta di offrire un semplice equivalente. Con l’aiuto del regista Morgan Neville, il produttore ha immaginato il film Pezzo per pezzo uscito questo mercoledì, 20 novembre, un confuso mix tra documentario, film d’animazione e musical, tutto in Lego.
La narrazione non rompe nessun mattone nella sostanza, ma la forma risalta. Pharrell Williams racconta il suo percorso artistico in una massa di colori specifica dei Lego e che rende il film, presentato in vari festival da settembre (Telluride, Toronto, BFI Londra), molto divertente.
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Lungi dall’essere un capriccio, l’idea del produttore (da lui stesso imposto al documentarista Morgan Neville) permette soprattutto di simboleggiare al meglio la sinestesia. Questo fenomeno neurologico che associa più sensi – i suoni ai colori nel caso di Pharrell Williams – spiega in parte il virtuosismo del musicista. Ma questi mattoncini colorati sono solo un supporto per ripercorrere la propria strada verso il successo.
In Pezzo per pezzoapprendiamo che il nativo di Virginia Beach scoprì questa particolarità da bambino essendo ossessionato dai dischi di Stevie Wonders, prima di rendersi conto dell’importanza della musica nelle messe gospel a cui sua nonna lo portava.
I primi “produttori stellari”
Pharrell Williams si iscrive poi alla banda musicale del liceo, dove scopre Chad Hugo, con il quale fonda il gruppo The Neptunes. I due artisti non sono le uniche aspiranti star di questo piccolo angolo della Virginia, dove risiedono anche Shay Haley (con cui ha fondato NERD), Missy Elliot, Pusha T e Timbaland, che parlano tutti in voice over durante il film.
Ma i Neptunes saranno i primi a farsi notare grazie ad un concorso di talenti organizzato dal cantante e produttore Teddy Riley. Il duo ha poi iniziato a scuotere il mondo dell’hip-hop e dell’RnB con l’album Super delinquente dal rapper NORE
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I Neptunes (Pharrell Williams e Chad Hugo) sono considerati tra i primi produttori stellari degli anni 2000.
Pezzo per pezzo poi si propone di mostrare come, mattone dopo mattone, Pharrell Williams ha costruito la sua incredibile storia di successo negli anni 2000. Parallelamente ai Neptunes, ha iniziato a produrre da solista per Jay-Z o Justin Timberlake e ha mosso i suoi primi passi nel pop con la cantante Gwen. Stefani. Ha poi collaborato con una pletora di artisti che vanno da Snoop Dogg a Madonna passando per Shakira, Kanye West e Busta Rhymes.
In questo fermento, il film mostra la diversificazione del produttore che si rivolge anche alla moda cofondando il marchio di abbigliamento Billionaire Boys Clubs o collaborando con Louis Vuitton (di cui diventa direttore creativo nel 2023). Il lungometraggio spiega anche come Pharrell Williams abbia accumulato progetti come i Lego, fino al punto di lavorare troppo.
Dubbi…ma tanti successi
Perché all’inizio degli anni 2010 Pharrell Williams non è altro che l’ombra dell’artista che ha pubblicato la parte anteriore con Jay-Z o chi ha prodotto Lascialo cadere come se fosse caldo di Snoop Dogg, entrambi presenti anche in doppiaggio. Nel film i mattoni non si incastrano più e i colori sbiadiscono, come a rappresentare lo stato in cui si trova l’artista.
Uno stato da cui è emerso nel 2013 dopo il matrimonio con Helen Lasichanh e la ripresa della collaborazione con il collega dei Neptunes. Come il film illustra in una scena in cui sentiamo in particolare Linea sfocata di Robin Thicke (e TI) Pharrell Williams è tornato alla ribalta quest’anno. Oltre a questo tubo, si distingue anche per Diventa fortunato con i Daft Punk e la canzone Contento, colonna sonora di Cattivissimo me 2 che diventa un fenomeno internazionale inaspettato.
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I Daft Punk hanno invitato Pharrell Williams e Nile Rodgers nel successo internazionale “Get Lucky”.
Il documentario indaga infine la dimensione sociale dell’artista. Per dimostrare l’impegno di Pharrell Williams, i mattoncini Lego assumono, ad esempio, la forma degli stand del festival. Qualcosa nell’acqua – l’espressione “c’è qualcosa in quest’acqua” che designa i tanti talenti emersi a Virginie Beach – che organizza nella sua città natale ogni anno dal 2019. Pezzo per pezzo non dimenticare di menzionare che è stato lui a produrre Bene di Kendrick Lamar, divenuto l’inno delle proteste del movimento Black Lives Matter.
In Pezzo per pezzoil produttore confida dunque di averci provato “decostruire mattone dopo mattone” la sua ricca storia “così che tutto abbia un senso”. In definitiva, il film Lego presenta soprattutto una vita (molto) di successo.
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