Come Gilles Verdez, Valérie Benaïm o Jean-Michel Maire, Géraldine Maillet è una delle volti ricorrenti del TPMP. In effetti, l’ex modella, ora autrice, è una presenza fissa sul set di Cyril Hanouna su C8. Ogni sera dibatte e dà la sua opinione su temi di attualità o questioni sociali. Un momento che lei considera “una cena in famiglia.”
Tuttavia, è in un’atmosfera completamente diversa che ha iniziato la sua carriera. Géraldine Maillet cominciò fare la modella negli anni ’90. All’epoca lavora con i più grandi fotografi e sfila per Yves Saint Laurent, John Galliano e Issey Miyake. Qualche anno dopo lasciò i podi per dedicarsi interamente a lei
scrivere. Oggi rilascia i suoi 19 annith romanzo battezzato Il mio piccolo (Ed.
Harper Collins).
Géraldine Maillet parla della malattia che colpisce sua nonna
Ospite del podcast Censura dei nostri colleghi belgi di Télépro, Géraldine Maillet ha promosso il suo ultimo libro. Nel suo nuovo lavoro racconta il viaggio di sua nonna, 92 anni, malata di Alzheimer. Molto vicina a quella che chiama affettuosamente Mamie Téti, l’editorialista ha visto la sua esistenza Rovesciato
dall’annuncio della diagnosi. “Penso che per me fosse un acceleratore di particelle”ha detto.
E per continuare: “Prima di tutto, vivere un dramma del genere, beh, ti fa invecchiare nella maturità. Ti fa invecchiare prematuramente. Il corpo invecchia. La mente invecchia perché è uno shock anche se a 92 anni è nell’ordine delle cose”ha commentato prima di ricollegarsi alla sua vecchia professione, quando sfilava per i più grandi couturier.
Géraldine Maillet: “Mi è stato detto che ero una vecchia modella”
Nel podcast CensuraGéraldine Maillet ha ripensato, senza filtri, ai suoi anni di modella e all’immagine che era in grado di proiettare in quel momento. “A 21 anni mi dissero che ero una vecchia modella. Ho passato la vita sveglio.”ha detto.
“A 21 anni sono una vecchia modella, ma lavoro comunque. A 27 anni, quando smetto di fare la modella, allora, francamente, vado bene per l’EHPAD per modelle. Sono decisamente nella fase terminale della modellistica“ha continuato, aggiungendo: “Sono sempre stato consapevole del fatto che tutto si ferma molto velocemente e tutto può cambiare molto velocemente”. Un discorso pieno di umiltà su uno sfondo di speranza da parte della compagna di Daniele Riolo.
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