Firenze Foresti non è il tipo che si lascia chiudere nel silenzio. Molto attiva sui social network, la comica non esita mai a utilizzare diverse piattaforme per esprimere le sue opinioni e difendere le cause che le stanno a cuore.
Che si tratti di questioni sociali, politiche o femministe, non ha paura di parlare apertamente. È quindi del tutto naturale che, nella notte tra mercoledì e giovedì, abbia espresso la sua opinione sul documentario Incesto, dirlo e sentirlodisponibile su france.tv.
Per lei, Il risultato di Andrea Rawlins-Gaston è “travolgente“, “edificante“e”necessario“.
Un progetto straziante
“Dall’ondata “#metooinceste”, la parola è stata liberata. Ma è abbastanza ascoltato? In Francia, il 10% della popolazione è vittima di incesto. Perché queste figure sono impressionanti, perché dietro le figure ci sono dei volti, sette donne e un uomo stanno con il volto scoperto. Insieme, hanno deciso di raccontare la cruda realtà dell’incesto di cui sono stati vittime, di decifrarne i meccanismi e le conseguenze per sollecitare il pubblico a compiere una rivoluzione dell’ascolto. Tra loro, la politica Loubna Méliane e l’attrice Corinne Masiero che svela per la prima volta l’incesto subitoQuesta è la sinossi del progetto uscito nel 2022.
Per 1h20, il sette testimoni dal documentario Incesto, dirlo e sentirlo fornire una toccante testimonianza della loro dura prova.
Fin dalla tenera età, lo erano abusato dai familiariproprio quelli che dovrebbero proteggerli. Crescendo in questo ambiente tossico, sono stati portati a credere che questo trattamento fosse la norma.
Dall’orrore alla ricostruzione
Vittime di ricatto emotivo, si sentivano responsabili di non aver soddisfatto i desideri dei loro aggressori.
Attraverso le loro storie, questi sopravvissuti fanno luce sui meccanismi sociali e psicologici che permettono all’incesto di persistere, rivelando così una piaga che rimane in gran parte ignorata e fraintesa.
Le loro testimonianze estremamente dettagliate rivelano i meccanismi di sopravvivenza che hanno dovuto mettere in atto per far fronte all’orrore. Attraverso le loro parole, emerge il ritratto delle vittime diventate combattenti, che, nonostante il trauma, scelgono di intraprendere il difficile percorso della ricostruzione.
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