L’OSSESSIONE DI CHLOÉ – L'eroe di Joker: Folie a Deux avrebbe tentato in diverse occasioni di interrompere le riprese. Perché l'attore premio Oscar è così spesso tormentato dal dubbio?
“È una tragedia”, ha detto la produttrice Christine Vachon. Il dramma in questione? Secondo quanto riferito, Joaquin Phoenix ha lasciato un progetto… cinque giorni prima dell'inizio delle riprese. Un vero e proprio maremoto per il regista Todd Haynes e le sue squadre. Tanto più che i set del film erano già allestiti a Guadalajara, si apprende dal sitoIndieWire . Peggio ancora: sarebbe per il momento impossibile sostituire Joaquin Phoenix, e le perdite finanziarie ammonterebbero a diversi milioni di dollari…
“I bastardi”
Cosa poteva passare per la mente dell'attore? Quest'ultimo non aveva, a priori, alcun motivo per ritirarsi. Apprendiamo che l'attore stesso ha avuto l'idea di questo film poliziesco: una storia d'amore gay in cui una coppia di uomini fugge in Messico. L'attore avrebbe, inoltre, partecipato alla stesura della sceneggiatura del lungometraggio. Il motivo di questo abbandono ci lascia quindi ancora più perplessi. Secondo una fonte anonima citata da Varietà Joaquin Phoenix avrebbe semplicemente avuto “gli insetti”.
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Dietro le quinte, alcuni dicono che sia rimasto deluso dalle scene di sesso esplicite del film. Altri assicurano che sia lui all'origine di queste sequenze rocambolesche… Insomma, regna la confusione. E non possiamo contare sull'attore per districare il vero dal falso. Interrogato sull'argomento durante la Mostra del Cinema di Venezia, il principale interessato si è limitato a sottrarsi, sostenendo che “gli altri creativi non erano lì per raccontare la propria versione dei fatti”.
Diserzioni
Nelle ultime settimane, inoltre, si sono moltiplicate le testimonianze sui tentativi di diserzione dell'attore. A metà settembre, James McAvoy ha riferito nel podcast Felice Triste Confuso di cui Joaquin Phoenix aveva abbandonato le riprese Diviso (2016). Risultato: l'attore sarebbe stato costretto a sostituirlo con breve preavviso, due settimane prima delle prime riprese. Un periodo di tempo molto limitato per entrare nei panni del/i personaggio/i. E Joaquin Phoenix non sarebbe il suo primo tentativo. Lo scopriamo in un'intervista a Ridley Scott, rilasciata a New York Times all'inizio di novembre, in cui il compagno di Rooney Mara aveva quasi rinunciato al suo ruolo Gladiatore (2000). Sì, lo stesso Gladiatore che gli è valso una nomination all'Oscar.
Sul set, l’interprete dell’imperatore Commodo avrebbe un giorno detto “non posso farlo”, pronto a voltare i tacchi. Il tutto, sotto gli occhi stupiti di Russell Crowe, che lo avrebbe definito “terribilmente poco professionale”. Atmosfera. Ridley Scott, invece, sarebbe riuscito a salvare i mobili. Un'operazione di salvataggio che il regista ha dovuto compiere anche sul set di Napoleonenel 2020. Joaquin Phoenix avrebbe minacciato di lasciare il set se Paul Thomas Anderson non avesse riscritto la sceneggiatura.
«Stefani o Gaga?»
Dobbiamo ammetterlo: le prevaricazioni di Joaquin Phoenix sono alquanto irritanti, in un settore in cui sembra così difficile trovare posto. Per non parlare dell’aspetto un po’ direttivo dei suoi approcci. Secondo quanto riferito, l'attore è arrivato al punto di richiederlo Joker: Folie a Deux lasciati ispirare da uno dei suoi sogni. A questo punto le parole ci mancano. Ci si chiede però se questi dietrofront non siano il riflesso di qualcos’altro. Joaquin Phoenix sarebbe, come i comuni mortali, permeabile alle incertezze? È chiaro: l'attore dubita di tutto, sempre. Compreso come dovrebbe chiamare il suo compagno di riprese: “Stefani o Gaga?”.
Questi cambiamenti improvvisi sono sintomo di un ego sovradimensionato? Oppure una paura ostinata, quella di fare le scelte sbagliate? O addirittura rifletteva una crudele mancanza di fiducia in se stessi? A ottobre Joaquin Phoenix confidò di essersi inizialmente rifiutato di interpretare il Joker di Christopher Nolan Il Cavaliere Oscuro (2008) perché non si sentiva “pronto”. Una sensazione che non sorprenderebbe da parte di un attore con una storia familiare travagliata. In passato, i suoi genitori si unirono, per poi fuggire, al culto religioso dei Figli di Dio, prima di cambiargli nome. Nel 1993, l'attore perse anche il fratello maggiore River, attore in ascesa a Hollywood, morto di overdose.
Ci chiediamo a questo punto se la presunta instabilità di Joaquin Phoenix non rischierebbe di raggelare i cineasti che intendono collaborare con lui. No: l'attore è già protagonista di due progetti nel 2025. Sarà quindi lui a officiare Eddingtonun film horror di Ari Aster, e L'Isolaun thriller di Pawel Pawlikowski. Almeno, se tutto va come previsto.
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