Una commedia musicale ha portato alla ribalta, questa settimana in Algeria, i numerosi artisti che hanno partecipato e ha dato un’eco internazionale alla guerra d’indipendenza contro la Francia, in occasione del 70° anniversario dello scoppio, nel 1954.
Il prezzo della libertà, rappresentata per la prima volta giovedì 7 novembre all’Opera di Algeri in una sala gremita, commemorata in una maniera “inedito” gli artisti che hanno preso parte all’insurrezione, secondo i suoi ideatori. Dopo l’imponente parata militare del 1° novembre, inizio dell’insurrezione contro il potere coloniale (1830-1962), i festeggiamenti si moltiplicarono nel corso della settimana.
Il musical è “un omaggio alla lunga lista di artisti” che ha lasciato tutto per unirsi al Fronte di liberazione nazionale (FLN), spiega all’AFP l’autore del libretto, Haroun Al Kilani, 54 anni. Eseguito da quasi 200 artisti, Il prezzo della libertà comprende quattro atti riguardanti in particolare l’epopea dell’inno nazionale “Kassaman”, i cui testi furono scritti dal poeta Moufdi Zakaria.
Il pezzo evoca artisti che furono la voce dell’Algeria, anche fuori dai suoi confini, tra cui Ali Maâchi, noto per le sue canzoni militanti e impiccato in pubblica piazza dall’esercito francese nel giugno 1958 a Tiaret (nord-ovest).
Lo spettacolo racconta in particolare “la storia dell’inno nazionale, come è nato e chi lo ha scritto”spiega il direttore Rabie Guechi, 52 anni, sottolineando “i sacrifici” Di “l’esercito degli artisti” mobilitati durante l’insurrezione. Lo spettacolo, della durata di 1 ora e 20 minuti, riunisce diverse discipline, canto, musica, danza, teatro, video e animazione. I suoi ideatori vogliono che venga rappresentato di nuovo, ad Algeri o altrove nel paese.
Il 1° novembre, il Paese ha commemorato con una parata militare di due ore e mezza la notte del 1954, durante la quale una trentina di attacchi dell’FLN contro i simboli della presenza coloniale provocarono la morte di dieci persone, segnando l’inizio del conflitto. Tra il 1954 e il 1962 la guerra d’indipendenza uccise un milione e mezzo di persone “martiri” Algerini, secondo Algeri, 500.000 morti di cui 400.000 algerini secondo gli storici francesi.
Da allora le relazioni tra Algeri e Parigi hanno alternato fasi di riavvicinamento e di allontanamento, come dalla fine di luglio, quando la Francia ha fornito il suo sostegno al Marocco su un piano di autonomia per il Sahara Occidentale. Questa presa di posizione ha provocato l’ira dell’Algeria, che lì sostiene i separatisti del Fronte Polisario.
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