DayFR Italian

Le avventure di Dany – Chiacchiere

-

Il fumettista belga Dany vede ritirato dalle vendite l’album di Spirou da lui disegnato e annullata la sua partecipazione ad un festival di Angers. In questione, una polemica su disegni ritenuti razzisti. In realtà tutti i personaggi, neri, bianchi, asiatici, uomini o donne, sono caricaturali, secondo i codici forse superati del fumetto umoristico.


Come La meravigliosa odissea di Olivier Rameau e Colombe Tiredailele attuali avventure del fumettista Dany comprendono diversi episodi.

Indignazione generale per i disegni di persone di colore ritenuti caricature

Pochi giorni fa, abbiamo appreso che il Consiglio di amministrazione delle Editions Dupuis, riunitosi parzialmente (parzialmente?), ha ritirato dalla vendita l’album di Dany, La Gorgone Bludopo aver eruttato[1] sui social network. Agitando come un diavolo in un font alla vista di personaggi afroamericani caricaturali, come del resto tutti gli altri personaggi, o di giovani eroine un po’ troppo sexy, un utente di Facebook ha preteso il rogo del libro, senza pronunciare la parola che probabilmente non dice Non lo so. Effetto manna? È molto possibile. Anzi, qualunque lettore, anche se poco attento, del giornale Spirou, rimarrete colpiti dalle sue profonde modifiche, sia nella grafica che nella trama, e dalla sua nuova svolta risolutamente sveglia, salsa antirazzista, LGBTQ+, anti-globalizzazione, eco-friendly e così via e altro ancora.

La stampa si occupò della vicenda con pudica indignazione, se non con rigore. Abbiamo così potuto leggere enormità del genere “Il disegnatore Dany è diventato noto dagli anni ’60 per la sua serie di fumetti erotici “Sei interessato? » »[2]una serie che in realtà è uscita nel 1990, o che un giornalista è andato a intervistare Dany “nel suo laboratorio di Bruxelles”[3]anche se sono passati 50 anni da quando Dany ha lasciato Bruxelles!

La reazione dei lettori non si è fatta attendere e La Gorgone Blu è ora esaurito dopo essere diventato il best seller su Amazon! Questo perché esiste un divario gigantesco tra l’autoproclamata élite del mondo dell’editoria e i suoi lettori. Potremmo anche sorprenderci che questa stessa élite editoriale abbia incoronato l’autrice (né autrice, né autrice, né altre buffonate…) Julie Doucet, creatrice della fanzine, con il Grand Prix d’Angoulême nel 2022. Trame sporcheespressione che lei traduce come “vagina disgustosa”. Una vagina disgustosa è conforme ai codici della nuova doxa, mentre una ragazzina in minigonna, come le disegna così bene Dany, è ovviamente inaccettabile!

Leggi anche: Su Culture, il giornalista Sylvain Bourmeau denuncia… la dominazione bianca

Ma non stiamo assistendo qui ad un semplice “litigio tra Antichi e Moderni”? I codici dell’arte non sono sempre cambiati? Dopotutto non dipingiamo più come facevamo a Lascaux e la nostra musica non si riduce più a poche percussioni casuali. Sembra, però, che l’onda wokista non abbia il semplice intento di far evolvere la letteratura o la grafica, il che sarebbe una cosa sana, costruttiva e creativa, ma piuttosto di distruggere ciò che l’ha preceduta, di cancellare ogni traccia del passato e di rendere invisibili gli autori eredi di Morris o di Franquin.

Fine del primo episodio

Perché la storia non finisce qui.

Gli organizzatori del festival del fumetto di Angers hanno deciso sabato 2 novembre di annullare la visita di Dany prevista per il 7 e 8 dicembre. L’immenso Dany è stato, però, l’ospite d’onore ed è stato lui a realizzare il manifesto. Questo poster verrà mantenuto? Gli autori e il pubblico boicotteranno l’evento? La domanda merita di essere posta e solo il futuro ci racconterà i prossimi colpi di scena de “La Meravigliosa Odissea dei Wokisti nella Terra dei Fumetti”.

Ma già possiamo osservare il profilo del presidente del festival del fumetto di Angers. Questo affascinante trentenne, Jean Esnault, ha conseguito un master in ambiente e sviluppo sostenibile e ci congratuliamo con lui per questo. Per sua stessa ammissione ha fatto della passione per l’ambiente la sua professione. Inoltre, ricicla casse di mele per fabbricare fioriere sulle rive della Loira, contando sullo Stato (servizi di stabilimento e di aiuto al lavoro), cioè sui contribuenti.[4]. Certamente, trasformare cassette di mele in fioriere è un’attività lodevole, ma ti rende l’arbitro dell’eleganza nei fumetti? Oppure dovremmo vedere una nuova “convergenza di lotte” tra “gli appassionati dell’ambiente e delle casse di mele” e i fanatici della letteratura politicamente corretta, così ben descritta da Patrice Jean, in L’uomo soprannumerario ?


[1] https://www.facebook.com/reel/1746080632816207

[2] Francia 3

[3] Partita di Parigi

[4] https://www.ouest-france.fr/pays-de-la-loire/angers-49000/comment-le-president-du-festival-angers-bd-est-devenu-un-farouche-defenseur-de- ambiente-dac42260-950d-11ee-a573-

Related News :