A tre giorni dalle elezioni presidenziali, l’uomo più potente, più imprevedibile, più pericoloso nel panorama politico americano non è Donald Trump, come si sforzano di dimostrare i suoi avversari, che può ancora perdere, ma colui che ha messo tutto il suo peso e ha legato il suo futuro al successo del candidato repubblicano: Elon Musk. L'unico freno alle ambizioni di questo genio della tecnologia e degli affari, il fondatore di SpaceX, Starlink, XAI e Tesla che in 20 anni lo hanno reso l'uomo più ricco del mondo, sono le sue origini: nato in Sud Africa, 53 anni fa. non potrà mai essere eletto presidente degli Stati Uniti. Americano naturalizzato, ha votato a lungo democratico – Obama, Hillary Clinton, Biden nel 2020 – ma questa volta giura solo per Trump, al punto da ballare accanto a lui, con l'ombelico scoperto, durante un comizio elettorale in Pennsylvania, fino al al punto da iniettare improvvisamente 75 milioni di dollari nelle casse della sua campagna elettorale, fino al punto di offrire, in questo Stato chiave, 1 milione di dollari al giorno al vincitore di una lotteria che si impegna a sostenere il secondo e il primo emendamento della Costituzione: il diritto di sopportare armi e libertà di espressione.
Un genio del male in ascesa?
Musk interpreta questa libertà e la usa in modo radicale come il genio del male di questa campagna elettorale: proprietario da 2 anni del social network Twitter ribattezzato Frenetico, insulta i suoi avversari politici, a cominciare, ovviamente, da Kamala Harris, minacciando anche i suoi concorrenti quando osano criticare le sue ambizioni nello spazio, nelle automobili elettriche o nel cervello connesso. Come spiegare questo aumento? Questi successi sconcertanti in settori industriali altamente regolamentati? Questa supremazia nel dominio spaziale che la rende un partner essenziale della NASA? Come si è creato questo potere corrosivo di comunicazione e di influenza, che arriva fino a trasformare i meccanismi già erosi della democrazia americana? Perché questo atteggiamento, o queste convinzioni, che lo collocano in questa corrente libertaria che ha continuato a irrigare il panorama intellettuale americano? Idealista o pragmatico, giocatore o stratega, genio buono e cattivo: chi è Elon Musk?
I nostri ospiti:
Asma Malla firmato nel febbraio 2024 Tecnopolitica, come la tecnologia ci rende soldati pubblicato da Siviglia;
Alberto Tellier pubblicato Gli elementi essenziali della gestione dell'innovazione alle edizioni Ellipses nel 2022;
Thierry Aimar è l'autore di La società della regressione: il comunitarismo che attacca l'individuo pubblicato dalle Editions de L’Aube nel 2022;
Davide Colon ha firmato l'opera La guerra dell’informazione: gli stati conquistano le nostre mentiPremio della Revue des deux mondes 2024, che riappare il 9 gennaio 2025 dalle edizioni Tallandier.
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