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“Pensavo di impazzire”: Tahar Rahim ha dovuto affrontare un grande fallimento dopo essere stato isolato dalla sua famiglia per 4 mesi

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Il resto dopo l’annuncio

Mentre i cinema attualmente sono pieni uff amore di Gilles Lellouche, un altro film francese atteso per questo mese di ottobre. Mercoledì prossimo 23 ottobre è Signor Aznavour, un film biografico di Grand Corps Malade e Mehdi Idir, che probabilmente attirerà folle. In cartellone, Tahar Rahim, che si è divertito a interpretare Charles Aznavour, il mostro sacro della canzone francese, morto nel 2018, all’età di 94 anni. L’attore, un perfezionista, ha orchestrato un’impressionante metamorfosi, oltre a prendere lezioni di canto per eseguire lui stesso le parti cantate del tanto atteso lungometraggio. Ci auguriamo che il successo ci sia.

Perché se uno degli attori più francesi bancabile della sua generazione ha avuto più di un successo, ha subito anche dei fallimenti. In particolare uno in particolare. L’anno scorso, il marito di Leïla Bekhti si è incontrato nel 2007, sul set del film Un profeta di Jacques Audiard, è entrato a far parte della scuderia Marvel. Ma Signora Web non ha incontrato il suo pubblico. Nelle pagine di Paris Match, Tahar Rahim lo ricorda così come le riprese in cui si sentiva terribilmente solo. “È stata addirittura una vera e propria doccia fredda…mi ero preparata, ma non me ne pentirò mai perché ho realizzato un sogno d’infanziadice. Una Marvel è un modo piuttosto folle di entrare nelle case delle persone. Il problema per me è che quello che leggo non è affatto quello che ho visto sullo schermo. Il film è molto peggio della promessa iniziale.

Tahar Rahim molto impaziente: il doloroso ricordo americano

Anche per l’uomo che è padre di quattro figli con l’attrice, le riprese sono state complicate. Se avesse avuto la fortuna di girare non solo su uno schermo verde, quello che interpretava il grande cattivo Signora Webrilasciato lo scorso febbraio, confida che la sua impazienza è stata messa a dura prova. “La parte più difficile è arrivare ogni mattina alle 7 e a volte non girare prima delle 19. Sono molto impaziente, questa attesa mi stava facendo impazzire. […] Pensavo di impazzire…“, dice l’artista 43enne. Le riprese si sono svolte a Boston e, lontano dalla sua famiglia, il padre si è sentito solo. “Rimasi quattro mesi a Boston in una dolorosa solitudine, che mi ricordò i miei anni da studente“, ammette. Fortunatamente, in tutte queste fasi, buone e meno buone, può contare costantemente su sua moglie Leïla Bekhti, “(lui) lo sa“come dice lui.

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