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abbiamo visto il film di Gilles Lellouche, ed ecco cosa ne abbiamo pensato

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Presentato al Festival di Cannes in selezione ufficiale lo scorso maggio, “L’Amour Ouf”, di Gilles Lellouche, arriva nelle sale questo mercoledì, con la storia di un’incrollabile passione romantica sullo sfondo di un film di gangster, interpretato da Adèle Exarchopoulos e François Civil.

Amore incrollabile. Sei anni dopo “Le Grand Bain”, Gilles Lellouche torna alla regia con “L’Amour Ouf”, nelle sale questo mercoledì, dopo essere stato presentato in concorso al Festival di Cannes lo scorso maggio.

Un progetto, ispirato al romanzo di Neville Thompson, che Gilles Lellouche desiderava adattare da 17 anni, che porta sullo schermo una storia d’amore appassionata e incrollabile nonostante le prove della vita e le scelte di tutti, in una piccola città del nord della Francia, negli anni ’80, in un contesto di lotta di classe, chiusura di fabbriche e storia di delinquenti.

Scritto da Gilles Lellouche, Ahmed Hamidi e Audrey Diwan, il film ha come protagonisti Jackie, una giovane borghese ragionata che vive sola con il padre dopo aver perso la madre, e Clotaire, un’adolescente che trascina le falde senza alcuna prospettiva, prima unirsi a un gruppo di gangster e pagare un prezzo elevato. Dal loro incontro nascerà una struggente passione amorosa tra due persone scorticate, raccontata nell’arco di quasi due decenni e interpretata da due coppie di attori.

Una coppia, quattro attori

Sullo schermo, Malik Frikah, 17 anni, il cui primo ruolo da protagonista è dopo aver girato in “Apaches” (2023), e Mallory Wanecque, 18 anni, nominata al César della rivelazione femminile per “Les Pires” (2022). , inizialmente ritraggono Jackie e Clotaire, adolescenti. Menzione speciale a questi due giovani attori, che con finezza e passione, incarnano perfettamente questi due giovani in pieno sviluppo, e la nascita non solo del sentimento d’amore, ma anche di questa coppia che la vita cercherà di separare. Una coppia che Adèle Exarchopoulos e François Civil interpretano da adulti nell’altra metà del film, mettendo in luce la complessità di ciò che diventeranno questi due giovani, tra disillusione, tradimento e scelte di vita.

Oltre a questo talentuoso quartetto, che segna in particolare il ricongiungimento di Adèle Exarchopoulos e François Civil con Gilles Lellouche – dopo aver condiviso con lui il manifesto di “Bac Nord” di Cédric Jimenez – “L’Amour Ouf” riunisce un cast di prim’ordine esultante volo.

Tra questi: Alain Chabat, accattivante nel ruolo del padre di Jackie, Benoît Poelvoorde, impeccabile capobanda senza scrupoli e poi gangster invecchiato (che si è riunito con Gilles Lellouche dopo “Le Grand Bain” ed è all’origine di questo progetto, avendo dato il regista al romanzo da cui è tratto questo film), o anche Vincent Lacoste, perfetto nel ruolo del fidanzato e incarnazione del “successo sociale” degli anni ’90, Elodie Bouchez e Karim Leklou toccano nella loro fragilità e sincerità la pelle dei genitori di Clotario, quando Raphaël Quenard e Jean-Pascal Zidi fanno il loro impatto nel ruolo del fratello minore e amico d’infanzia di Clotario.

Il risultato è un lungometraggio di 2 ore e 40 minuti, che intreccia con successo romanticismo potente e film di gangster, portato avanti da un montaggio efficace pieno di sorprese e da una messa in scena brillante.

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