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Julie Gayet a Sète per parlare di femminismo, cinema e Agnès Varda con gli studenti delle scuole superiori

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Con il suo co-regista Mathieu Busson, ha parlato con i giovani di Sétois dopo la proiezione del suo film televisivo “Olympe, une femme dans la Révolution”, nell’ambito del festival CreaTVty.

“È stato fantastico, illuminante e anche informativo.” Non mancano le qualificazioni per Emma e Lana, studentesse di professioni della moda e dell’abbigliamento al liceo Charles-de-Gaulle, per qualificare il film TV Olympe, Una donna nella Rivoluzione. Ieri, mercoledì 9 ottobre, nell’ambito del festival CreaTVty, questa produzione di France 2 è stata trasmessa presso l’auditorium del conservatorio Manitas de Plata davanti a circa 380 giovani Sétois. Una proiezione seguita da un incontro con i due registi, Mathieu Busson e Julie Gayet, che interpreta anche l’eroina rivoluzionaria.

“Siamo qui per tutte le vostre domande”hanno detto salendo sul palco dell’auditorium, dopo uno scroscio di applausi. E per aggiungere: “Sarebbe bello avere una femmina e un maschio”. Una parità di cui si è parlato anche durante questo scambio con il pubblico. Delle 450 persone che hanno lavorato al film, 280 erano donne. “Volevamo davvero ritrovare i valori di Olympe nel modo di realizzare il film”ha assicurato Julie Gayet.

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Una figura “cancellata da secoli”

Naturalmente si è parlato di Olympe de Gouges quando uno studente ha chiesto perché la scelta fosse caduta su questa figura della Rivoluzione francese. “Era un’umanista, per il voto alle donne, contro la schiavitù. Siamo in un’epoca in cui si parla di sorellanze e non dobbiamo dimenticare questi gruppi di donne che furono parti interessate nella Rivoluzione francese”.rispose Julie Gayet. E per aggiungere: “È stato cancellato per secoli, finalmente viene studiato nel baccalaureato francese. C’è qualcosa di forte nella nostra storia da raccontare e che può essere utilizzato per i giovani ancora oggi”.

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L’attrice, nota per il suo impegno femminista, non ha esitato a sensibilizzare l’opinione pubblica discutendo delle disuguaglianze salariali – “Ragazze, quando qualcuno vi chiede un prezzo, non esitate a chiedere tre volte di più di quanto pensate” – o anche evocando Agnès Varda con la quale ha girato. “È la mia mamma del cinema, quella che ci ha aperto la strada, ha cercato di creare squadre paritarie. Per me è un modello di libertà”.ha assicurato Julie Gayet, che, al termine dello scambio, non ha esitato a discutere a lungo con i giovani entusiasti. Ieri sera è stata offerta al grande pubblico la proiezione del film tv, inaugurando il festival CreaTVty che proseguirà fino a sabato.

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